Proposta d’eredità via fax indagano i carabinieri

Avvocato spagnolo scrive a un portogruarese: «Il tesoro rischia di essere confiscato serve un parente. Si può ripartire la somma, includendo una donazione benefica»
Di Gian Piero Del Gallo

PORTOGRUARO. In questo periodo di crisi ricevere una lettera con cui viene comunicata la proposta per accedere a una cospicua eredità può far girare la testa. Riceverla via fax, dalla Spagna, può far alzare un sopracciglio, oppure pensare a uno scherzo se non peggio. Dato che comunque pecunia non olet il destinario di questo singolare fax, un imprenditore portogruarese, ha voluto leggere fino in fondo la “Proposta di una eredità” avanzata da un avvocato spagnolo. Sperando che fosse veramente la lettera di uno zio d’America, pardon di Spagna.

Il suo cliente, Engr. Johannes Tedesco, deceduto nel terremoto di Haiti nel 2010, senza figli, guarda caso porta lo stesso cognome dell'imprenditore portogruarese che potrebbe quindi rivendicare la titolarità di erede e avanzare delle legittime pretese sul patrimonio (non è dato sapere a quanto ammonti) lasciato dal defunto. «Ci eravamo conosciuti in occasione di una conferenza sull'attività mineraria e l'ambiente» racconta l’avvocato «Tra noi si era creata una forte amicizia, dopo che avevamo lavorato insieme nello Zimbabwe» scrive l'avvocato Bufete Gomez «Johannes Tedesco si è poi trasferito in Spagna durante la crisi politica di quel paese nel 2004». Non ha parenti in vita e ha depositato il suo “tesoro” in una «azienda di sicurezza» in Spagna. Ed ecco il punto, la Proposta di eredità: «In base alle consultazioni con l'azienda di sicurezza, mi è stato chiesto di presentare un membro della famiglia come beneficiario, prima che il tesoro venga confiscato perchè non reclamato. Sulla base di questi fatti chiedo il vostro consenso per presentarvi come il parente più prossimo del mio carissimo amico defunto e visto che portate lo stesso cognome il deposito sarà vostro». C’è però una condizione: «Se siete interessato alla mia proposta potremo parlare della ripartizione/divisione della somma, includendo una donazione per beneficenza come vuole lei. Come suo avvocato, sarò in grado di procurare tutti i documenti necessari per l'elaborazione della tesi che porterà a una positiva conclusione». L'avvocato conclude la lettera con un professionale «se siete interessato a questa proposta apprezzerò la sua riservatezza durante tutto l'iter processuale, considerando che tutto ciò di cui ho bisogno è una leale collaborazione e vi garantisco che tutto sarà fatto legalmente». Una vicenda quanto meno singolare per contenuto e modalità usate. Una proposta quanto meno inconsueta sulla quale c’è già la vigile attenzione dei carabinieri.

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