Proposta all’Ue per la pesca a strascico “pilotata”

CHIOGGIA. Il Comune a favore del settore della piccola pesca. La giunta ha deliberato di partecipare a un bando europeo per l’acquisizione e diffusione di nuove conoscenze nel settore della pesca,...

CHIOGGIA. Il Comune a favore del settore della piccola pesca. La giunta ha deliberato di partecipare a un bando europeo per l’acquisizione e diffusione di nuove conoscenze nel settore della pesca, assieme ai comuni di Venezia, Porto Tolle e Caorle. Dopo l'entrata in vigore del nuovo regolamento europeo con una stretta alla pesca entro le tre miglia dalla costa (divieto di strascico e obbligo di reti a maglia larga), i pescatori si sono trovati in forte difficoltà. Il Comune ha però continuato la sua azione a tutela della categoria, puntando in particolare sulla pesca delle acquadelle, considerata fondamentale per il settore. «Con la partecipazione a questo bando», spiega l'assessore Maurizio Salvagno, «vogliamo dimostrare che la pesca a strascico entro le tre miglia, usando le reti dotate di piombi, è sostenibile. Va infatti ricordato che la pesca delle acquadelle, che va da novembre a marzo, è molto praticata e quindi importante per l'economia cittadina. Dovremo convincere il Ministero che, svolto in una determinata maniera, lo strascico è una tecnica di pesca compatibile con il nostro ecosistema. Il nostro obiettivo è quello di modificare il regolamento comunitario». Formalmente il Comune parteciperà al bando di attuazione della misura 3.5 “Progetti e operazioni pilota” approvato dalla Regione il 30 luglio, mediante la presentazione di un progetto pilota riguardante la pesca del latterino.(a.var.)

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