Pronti al presidio per il San Camillo
LIDO. Prima hanno incontrato la direzione del San Camillo, poi il Comune. Al centro del confronto dei sindacati la vendita dell’ospedale San Camillo, e della trattativa aperta con la regione. «Nella riunione», spiegano Marco Busato Fp Cgil, Carlo Alzetta Cisl Fp e Pietro Polo Uil Fpl, «la direzione ha confermato l’impegno nel percorrere la strada che garantisca a tutti i dipendenti il riconoscimento dei requisiti utili all’accesso nella pubblica amministrazione nel caso di cessione dell’ospedale ad un ente pubblico». La trattativa è aperta con la Regione Veneto che potrebbe acquistare l’ospedale tramite l’Usl 3. Tuttavia la stessa Regione, alla quale i sindacati hanno più volte chiesto un incontro, per ora resta in silenzio.
«È chiaro», concludono Cgil, Cisl e Uil, «che se permane questo silenzio da parte della Regione inaspriremo la protesta non escludendo una manifestazione a Palazzo Balbi». I rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno incontrato anche a Ca’ Farsetti l’assessore alla Coesione Sociale Simone Venturini. I sindacati hanno ribadito il loro punto di vista: «Mantenimento della struttura nel territorio del Lido e la salvaguardia dei livelli occupazionali». Preoccupazioni condivise da Venturini. «Siamo da sempre convinti», ha sottolineato, «che il San Camillo rappresenti un’eccellenza veneziana in ambito sanitario e della ricerca, essa è una delle poche “industrie” rimaste al Lido ed è prioritario mantenerla in quel territorio. Da mesi stiamo seguendo con attenzione questa vicenda e continueremo a farlo nell’interesse dei lavoratori e dell'intera città. Crediamo che sia necessario un forte impegno da parte della Regione Veneto in tal senso, con piene garanzie circa il mantenimento dei livelli occupazionali e circa la conferma della presenza al Lido».
Francesco Furlan
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