«Pronti a scendere in strada contro il potenziamento di Alles»

Assemblea pubblica a Malcontenta: i residenti sono stanchi di ospitare siti pericolosi per la salute L’assessore Bettin invita il Comune di Mira e la Provincia a unirsi a Venezia nel ricorso al Tar

MALCONTENTA. Un ricorso al Tar fatto contemporaneamente dai Comuni di Venezia e Mira e dalla Provincia. Questa la direzione emersa l’altra sera in un’affollata assemblea all’ex Canevon sulla questione del potenziamento dell’inceneritore Alles. Impianto che si trova in via dell’ Elettronica, in darsena sud. I residenti, per sostenere l’azione degli enti locali contro la delibera della Regione che autorizza il raddoppio della quantità di rifiuti annui da bruciare, sono pronti a scendere in strada con azioni di protesta.

«Il Comune di Venezia», ha spiegato l’assessore all’ambiente Gianfranco Bettin, «ha già deciso di intervenire contro la decisione di potenziare Alles voluta dalla Regione. Per il ricorso al Tar c’è tempo fino al 26 giugno: saremmo contenti se al nostro ricorso se ne aggiungessero altri».

L’impianto è stato autorizzato dalla Regione a bruciare 180 mila tonnellate di rifiuti annui al posto delle attuali 100 mila. È stata aumentata anche la tipologia di rifiuti da bruciare che passano da 20 tipi a 70. Per questo motivo si tratta pressoché di un raddoppio di potenza dell’impianto che, secondo il Comune di Venezia, la Municipalità di Marghera e la delegazione di zona è inaccettabile. «Il ricorso del Comune di Venezia a cui la Municipalità di Marghera dà la massima adesione si fonda», ha detto il presidente Flavio Dal Corso, «sul fatto che la Regione ha utilizzato la procedura via (Valutazione di impatto ambientale) mentre sarebbe stato più opportuno utilizzare la procedura Vas ( Valutazione di impatto strategico) visto che non si tratta solo di un piccolo aumento dell’impianto ma di fatto di un suo raddoppio produttivo. Lo abbiamo spiegato anche all’assessore regionale Maurizio Conte in un recente incontro a Venezia. Chiediamo, prima di arrivare al pronunciamento del Tar, un ritiro della delibera da parte della Regione».

In sala erano presenti l’assessore provinciale all’ambiente Paolo Dalla Vecchia e quello del Comune di Mira Maria Grazia Sanginiti. Entrambi hanno spiegato che stanno valutando la possibilità di fare ricorso. È intervenuto poi il consigliere regionale del Pd, Bruno Pigozzo, che ha affermato di aver fatto un’interrogazione urgente sulla questione. Poi tanti cittadini ed ex amministratori (l’ex delegato della Municipalità di Marghera Maurizio Barberini, l’ex portavoce della delegazione di zona Nelvio Benin e Paolo Nazari dell’Associazione di Salvaguardia di Malcontenta) sono intervenuti e tutti hanno convenuto sulla necessità di bloccare questa operazione e mobilitare la popolazione di Malcontenta e Marghera. «Siamo stanchi di ricevere sul nostro territorio», ha spiegato il portavoce della delegazione di zona Dario Giglio, «solo inquinamento e siti pericolosi per la salute. Abbiamo manifestato il nostro dissenso contro questo potenziamento dell’inceneritore. Siamo pronti a scendere in strada in via dell’Elettronica con cortei, striscioni e nuove forme di protesta». Insomma la battaglia contro l’inceneritore prosegue.

Alessandro Abbadir

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