«Pronti a ritirare i licenziamenti»

Spiraglio per un accordo dopo ore di negoziato. Precettazione in caso di altri scioperi improvvisi
Di Gianni Favarato

Si apre uno spiraglio per una soluzione positiva della vertenza aperta dalla società di handling, Ata Italia, che ieri si è detta pronta a ritirare i 43 licenziamenti annunciati all’aeroporto Marco Polo, a fronte di un accordo sulla flessibilità degli organici e degli orari di lavoro nelle stagioni invernale ed estiva. Ieri sera, dopo l’incontro in Prefettura e ore di negoziato nella sede di Ata a Tessera, è stato deciso di riconvocare l’incontro per martedì prossimo, in modo da garantire la presenza e la firma sul possibile accordo, di tutte le organizzazioni sindacali di categoria.

Ieri, infatti, all’incontro negoziato non erano presenti i solo rappresentanti di Filt-Cgil e Usb Trasporti, che hanno messo sul tavolo del negoziato una serie di proposte che i dirigenti locali di Ata Italia – dopo un consulto con i vertici nazionale dell’azienda, prossima alla cessione al colosso francese Wfs che opera in oltre 140 aeroporti di tutto il mondo – si sono detti disponibili ad accettare, in alternativa ai licenziamenti.

Ata Italia, che opera anche negli aeroporti di Malpensa e Fiumicino, incontrerà lunedì prossimo a Roma i segretari nazionali di tutti i sindacati di categoria, per mettere a punto un’intesa di carattere nazionale che dovrebbe portare al ritiro della procedura da lei aperta per tagliare, i lavoratori considerati in esubero. L’accordo per l’aeroporto Marco Polo dovrebbe quindi essere messo a punto martedì prossimo a Tessera, alla presenza dei rappresentanti locali dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Usb. Fino a martedì, quindi non sono previsti altri scioperi e proteste come quella dell’altri ieri che ha causato ritardi nelle operazioni di carico e scarico bagagli. Del resto – come annunciato ieri dal capo gabinetto – il Prefetto Domenico Cuttaia ha confermato la «precettazione» dei lavoratori dei servizi di terra, in caso di nuovi scioperi improvvisi in un settore di utilità pubblica, come quello del trasporto aereo. Proprio l’altro ieri, infatti, la Commissione nazionale di Garanzia sul diritto di sciopero – come ricordato dalla Prefettura nel verbale – ha «ritenuto illegittima la protesta al Marco Polo perché contrario alle regole sul preavviso minimo, sulla durata massima della prima azione di sciopero, nonché sulle modalità della stessa e sull’esperimento delle procedure di raffreddamento e conciliazione». La prefettura ha quindi invitato tutte le organizzazioni sindacali e i dipendenti di Ata e degli altri handling (Avia Partner e Gh Venezia) . a desistere dalle azioni di protesta per evitare le precettazione e i conseguenti provvedimenti disciplinari.

Ieri, intanto, il deputato del Pd, Andrea Martella, ha depositato alla Camera una nuova interrogazione in Commissione al ministro delle Infrastrutture, per «conoscere quali iniziative il Governo, per quanto di competenza, intenda porre in essere al fine di individuare soluzioni utili ed evitare il licenziamento dei dipendenti di Ata addetti ai servizi di terra nell’aeroporto Marco Polo, nonché a fornire una prospettiva a tutti gli addetti delle tre società di handling, salvaguardando i livelli occupazionali in uno degli scali più importanti del Paese come quello di Venezia, terzo hub nazionale».

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