Pronta l’invasione di giraffe per promuovere Poveglia

Singolare campagna di 40 giorni dopo il “no” del Demanio al progetto di rilancio Sagome in plastica e legno si materializzeranno in città per attirare l’attenzione
Di Vera Mantengoli

VENEZIA. Da oggi Venezia verrà invasa dalle giraffe. Saranno sui muri, sui ponti, con il corpo di plastica e di legno. Strano, eh? Non completamente. Nel 1828 una grande giraffa rimase infatti per ben quaranta giorni a Poveglia, in attesa di essere trasferita alla zoo di Vienna.

In quell’occasione ci fu una vera ondata turistica verso l’Isola che attrasse la curiosità perfino di Ugo Foscolo e della sua amante Isabella Albrizzi. È passato più di un secolo ma la giraffa è tornata, ricordando il desiderio dei cittadini di tornare in massa a Poveglia.

Parte così oggi la campagna di 40 giorni lanciata dall’Associazione Poveglia come protesta nei confronti del demanio che le ha negato di recente la concessione dell’Isola con questa motivazione: «Pur considerando apprezzabile l’interesse dell’associazione (…) essendo pervenute, a vario titolo, diverse manifestazioni di interesse, occorre valutare, di concerto con l’amministrazione comunale recentemente insediatasi, il più proficuo percorso da avviare nell’interesse del territorio e del bene stesso…».

Una risposta sibillina prima di tutto perché sta solo al demanio decidere il da farsi, poi perché le manifestazioni di interesse sono state solo due (Luigi Brugnaro prima di essere eletto sindaco e l’Associazione Poveglia rappresentante allora di 4378 cittadini).

I membri dell’associazione si sentono presi in giro: «Tutti gli incontri con il demanio sono sempre andati bene» spiega l’architetto Lorenzo Pesola «Con questa campagna vorremmo che il demanio rivedesse la nostra proposta riassunta nel dettaglio in un dossier di ottanta pagine. Lo stesso articolo 118 della Costituzione dice che lo Stato dovrebbe favorire i cittadini che svolgono attività d’interesse generale. Preferiamo mantenere un rapporto diretto con il Demanio, ma se l’amministrazione comunale ci volesse aiutare siamo disponibili a parlare e ad aprire un tavolo».

I 389 mila euro raccolti grazie alla campagna di donazioni promossa in questi mesi sarebbe divisi così (numeri arrotondati, ndr): 58 mila per la sicurezza, 66 mila per la gestione del verde, 23 mila per gli approdi, 96 mila per il recupero casa del custode, 13 mila per il recupero della cavana, 13 mila per la gestione rifiuti, Iva inclusa. Dei soldi iniziali sono stati usati circa 5 mila euro per l’organizzazione, tutti rendicontati.

Quattro gli appuntamenti in programma: il 20 settembre la Voga a Poveglia, il 27 giornata a Poveglia con incontro sul bene comune, il 17 ottobre un evento in città in via di definizione e la presenza del Padiglione Poveglia alla remiera della Giudecca in occasione del Festival delle Arti dall’11 al 13.

Ieri pomeriggio il sindaco ha fatto sapere di essere disposto al dialogo, senza fare altri commenti. Adesso bisogna vedere chi farà il primo passo: se Brugnaro dimostrando che come sindaco ha il solo interesse di andare incontro a una buona parte dei cittadini o se lo farà l’Associazione Poveglia, nata dall’unione di migliaia di cittadini con l’obiettivo di non lasciare in uno stato di abbandono l’isola. Rischio che, oggi, non è ancora scongiurato.

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