Promotori convocati in Regione «Separazione Venezia-Mestre, voto in ottobre»

Mercoledì a Palazzo Ferro Fini il primo firmatario Marco Sitran esporrà le sue ragioni in commissione: «Per noi è una giornata storica». E il presidente Finozzi ha annunciato la meritevolezza entro aprile
Venezia e Mestre: verso il quinto referendum per la separazione
Venezia e Mestre: verso il quinto referendum per la separazione

MESTRE. Il referendum per la separazione mette il turbo. L’avvocato Marco Sitran, primo firmatario della proposta di legge popolare per la divisione del Comune, è stato convocato per mercoledì mattina in commissione Affari istituzionali della Regione dal presidente Marino Finozzi. Audizione ufficiale, che prelude al voto in aula sulla meritevolezza del quesito referendario, previsto entro la fine di aprile. Un passaggio che imprime una certa accelerazione.

«Ci hanno assicurato che si voterà a ottobre, insieme al referendum per l’autonomia della Regione Veneto», conferma raggiante lo stesso Sitran, «e la novità è che la meritevolezza sarà data subito, senza attendere i pareri della Città Metropolitana e del Comune, che saranno allegati successivamente. È una giornata storica e finalmente i cittadini potranno esprimere la loro opinione, diritto che viene loro negato da molti anni».

L'avvocato Marco Sitran
L'avvocato Marco Sitran

Sul quesito referendario Sitran insieme ai comitati di Venezia e Mestre delle “Due Grandi Città” ha raccolto ottomila firme. Una battaglia che va avanti da anni e che adesso sembra giunta al passaggio più importante. «Non c’è modo di fermare il referendum», dice Sitran. «In aula la maggioranza di Lega, Cinquestelle e tosiani è favorevole. Finalmente si darà la parola ai cittadini di Venezia e Mestre».

Nemmeno la Città metropolitana, nuovo organismo insediato in gennaio e presieduto dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, sarà, secondo i separatisti, un ostacolo sulla strada della divisione amministrativa. «Anzi», puntualizza l’avvocato, «saremo i primi a dare un contributo alla nuova Città metropolitana. I comuni autonomi ne faranno parte e solo dopo la divisione si potrà passare al voto diretto del sindaco metropolitano».

Ma i tempi per la divisione sono secondo i promotori del referendum ormai maturi. «In questi anni», ripete Gian Angelo Bellati, «funzionario esperto in normative comunitarie e candidato sindaco per la Lega e le liste civiche nel giugno 2015, «Mestre non cresce e Venezia sta diventando sempre più Disneyland, invasa dal turismo. Occorre dare poteri autonomi alle due città, recuperare lo Statuto speciale per la città d’acqua».

Così finirono i 4 precedenti referendum. Intanto, dopo anni di tentativi andai a vuoto, i separatisti cantano vittoria. «Se l’audizione di domani in Regione andrà come previsto, l’aula voterà la meritevolezza e deciderà la data del voto. E la campagna elettorale potrà partire già nelle prossime settimane. Il rischio è naturalmente il mancato raggiungimento del quorum. Come successe nel 2003, quando il quarto redeferndum fu annullato. Nelle tre consultazioni precedenti aveva sempre vinto il «no», diminuendo però via via i consensi. Dal 72,3 per cento del 1979 al 57,8 dieci anni dopo, al 55,5 nel 1994.

 

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