Proiettile d’artiglieria ritrovato a Zelarino
Ordigno bellico ritrovato a Zelarino, lungo la linea ferroviaria dei Bivi, all’altezza di via Isole Eolie, una stradina di campagna, laterale di via Scaramuzza. Il ritrovamento risale a mercoledì scorso: a chiamare la polizia è stato un signore che stava passeggiando nell’area e che, a un certo punto, ha trovato il proiettile, dando subito l’allarme. Sul posto sono arrivati gli artificieri della questura di Venezia, che hanno provveduto a recuperare l’ordigno. Si tratta di un proiettile di artiglieria della seconda guerra mondiale dal calibro di 100 millimetri, e dalla lunghezza di 450 millimetri. Gli artificieri hanno provveduto quindi a recuperare l’ordigno e, nelle ore successive, a farlo brillare. Non è il primo ritrovamento nella zona di Zelarino, soprattutto nei pressi di forte Mezzacapo, come in questo caso. Il forte, infatti, venne usato, dopo il 1915, quando venne disarmato, come polveriera e deposito di munizioni. Tutta la zona di Mestre, più in generale, è stata soggetta a importanti bombardamenti, come ci ha ricordato il ritrovamento di due ordigni bellici sotto la stazione ferroviaria, nella fasi di cantiere per la realizzazione del tunnel a servizio del collegamento del tram tra Mestre e Marghera. In quell’occasione, lo scorso febbraio, si rese necessario anche bloccare la circolazione dei treni. Gli ordigni ritrovati erano due bombe di aereo, contenenti ciascuna 120 chilogrammi di tritolo. L’ultimo intervento è invece stato fatto a Venezia, a fine luglio dove a Castello, in un cantiere per la ristrutturazione del tetto, è stata trovata una bomba a mano Sipe (Società italiana prodotti esplodenti), bomba mano difensiva a frammentazione, a percussione e non a miccia. L'esercito cominciò a usarla intorno al 1915 e gli storici la considerano la bomba più famosa della Grande guerra. (f.fur.)
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