Progetto terme, solo una proroga
CAORLE. “Villaggio delle Terme”: il Comune di Caorle punta a ottenere dai privati una riduzione delle cubature previste dall’accordo del 2007 (ovvero, 241 mila metri cubi), nonché una riconversione di parte della volumetria restante verso la destinazione ricettiva-alberghiera. L’amministrazione comunale e i privati avranno un anno di tempo per discutere le eventuali modifiche. Per l’esattezza, fino al 20 novembre 2017. È questa la nuova data fissata nella delibera con cui, lunedì sera, il consiglio comunale ha approvato l’ulteriore proroga ai tempi di attuazione dell’accordo di pianificazione tra il Comune e la Caorle Investimenti. Dodici i voti favorevoli della maggioranza, quattro i no espressi dai consiglieri di opposizione presenti.
Ma cosa prevede la delibera votata? Come chiarito in aula dal sindaco Striuli, il consiglio non ha approvato il progetto delle Terme. Anche perché, al momento, un progetto depositato in Comune neppure esiste. Tecnicamente, la delibera concede la proroga di un anno del termine entro cui il Comune deve dare esecutività ed efficacia all’accordo deliberato dall’allora parlamentino locale nel 2007. La proroga, dunque, viene concessa in favore del Comune, in quanto l’ente non ha ancora approvato la necessaria variante. Come evidenziato dalla lettera che la Caorle Investimenti ha inviato al Comune lo scorso maggio, in cui si richiedeva per l’appunto di dare attuazione alla convenzione. La ditta, in particolare, aveva chiesto al Comune di recepire i contenuti dell’accordo del 2007 all’interno del Piano degli interventi, ovvero il nuovo Piano regolatore comunale. Ma, ha rimarcato il sindaco Striuli, la proroga votata lunedì sera è diversa rispetto a quelle concesse dalle precedenti amministrazioni, nonché dal commissario prefettizio.
L’elemento di novità nasce dalla lettera che il mese scorso il sindaco ha inviato alla Caorle Investimenti, per evidenziare l’opportunità di alcuni approfondimenti sull’ipotesi progettuale iniziale, anche alla luce del fatto che la situazione economica è mutata rispetto a dieci anni fa. Il sindaco ha richiesto al privato la disponibilità a una riduzione della volumetria prevista dall’accordo del 2007 (241 mila metri cubi), con eventuale spostamento di parte delle volumetrie rimanenti verso un incremento della ricettività alberghiera. Il privato ha aderito alla richiesta e ha chiesto, a sua volta, la proroga di un anno per i necessari approfondimenti. Da qui, la delibera approvata.
Giovanni Monforte
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