Progetto ospedale unico lite Bramezza-Bertoncello

Il sindaco: «Non hai lo stile da dirigente». Il direttore dell’Asl 10: «Si perde tempo» Durante l’incontro avanzate ben sette proposte su dove ospitare la struttura
MORSEGO FG PORTOGRUARO CONFRONTO CANDIDATI SINDACO ..BERTONCELLO
MORSEGO FG PORTOGRUARO CONFRONTO CANDIDATI SINDACO ..BERTONCELLO

PORTOGRUARO. Ospedale unico, lite tra il direttore generale dell'Asl 10 Carlo Bramezza e il sindaco di Portogruaro Antonio Bertoncello. «Ti manca lo stile del dirigente», lo ha apostrofato Bertoncello nell'ultimo incontro. E subito Bramezza ha replicato: «In questo modo e con queste prese di posizione si decide di non decidere».

Sullo sfondo, la valutazione, dopo l'estate, delle varie proposte dei Comuni per la sede di un'ipotetica struttura sanitaria unica per il Veneto Orientale. Ne sono pervenute ben sette. C'è quella di Portogruaro, poi San Donà, addirittura due di Ceggia, compreso l'ex zuccherificio, e altrettante tra San Stino e Annone, senza contare quella "storica" di Torre di Mosto che con il sindaco Camillo Paludetto aveva individuato molti mesi fa un'area ritenuta idonea.

«Mi accusa di non avere lo stile del dirigente», si inalbera Bramezza riferendosi alle parole del sindaco Bertoncello, «ma ho portato sul territorio tutti, dal presidente della Regione Zaia, all'assessore Padrin e i dirigenti regionali della sanità per dare le giuste garanzie. Più di così non so davvero cosa si possa fare. E adesso mi si chiede ancora di sentirli. La verità è che non c'è volontà di decidere in modo unitario e concertato a causa di chi vuole difendere la propria sede a tutti i costi. Stiamo facendo grandi passi avanti, con dotazione di strutture, servizi nuovi, risparmio di risorse, ma sembra proprio che non basti».

In difesa di Bramezza arriva subito il vicesindaco di San Donà, Oliviero Leo: «Bertoncello non può assumere questi atteggiamenti, deve capire che non siamo in un politburo sovietico. Abbiamo un'occasione davvero straordinaria di realizzare un ospedale all'avanguardia e ce la stiamo facendo sfuggire per i soliti inveterati campanilismi. Rischiamo che la Regione consideri altre province e territori più decisi e organizzati di noi».

Anche Gianluca Forcolin, sindaco di Musile, non si capacita di questa situazione. «È il momento di fare squadra», commenta, «e invece, come sempre, è stato deciso l'ennesimo rinvio proprio per non giungere a una decisione sull'ospedale unico che è effettivamente la soluzione migliore per il Veneto Orientale».

Bramezza non si perde d'animo e ha già detto che andrà avanti da solo, visto che ha trovato finanziamenti e fiducia da parte della Regione. Ma la Conferenza dei sindaci, con i vari primi cittadini, non potrà essere trascurata nelle decisioni finali che da sempre, nel Veneto Orientale, hanno visto profonde divisioni che hanno penalizzato fortemente il territorio. Ora la parola spetterà al presidente della Conferenza, Andrea Cereser, per trovare una soluzione condivisa.

Giovanni Cagnassi

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