«Progetto ospedale nuovo occasione per San Donà»
La candidata sindaca Francesca Pilla (Lega) si schiera a favore e accusa Cereser di aver fatto fallire il precedente tentativo di una struttura sanitaria unica
VATRELLA - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P. - PILLA FRANCESCA CANDIDATA SINDACO CON FORCOLIN
SAN DONÀ. Ospedale nuovo nel Veneto Orientale, interviene Francesca Pilla, candidata della Lega alle prossime amministrative. È una delle prime uscite pubbliche della candidata a sindaca su temi di attualità, rafforzando così la sua posizione nella battaglia interna al centrodestra che non trova una posizione unica su chi dovrà fronteggiare il sindaco uscente Cereser.
Il progetto di questo ospedale è una delle novità più interessanti per San Donà e Jesolo, fondendo le due vetuste strutture in un’area che si estende tra Musile, Caposile e Passarella. Non più un ospedale unico tra San Donà, Ceggia o San Stino, ma uno nuovo che non preluderebbe lo sviluppo dell’ospedale di Portogruaro, mantenendo a Jesolo un pronto soccorso specializzato per le urgenze e un polo riabilitativo. E San Donà avrebbe comunque anche la casa di cura Rizzola accreditata dalla Regione. Le posizioni si differenziano anche nel centrodestra. Scegli Civica e Oliviero Leo, infatti, propendono per una struttura unica nella zona tra San Donà e al massimo Ceggia, perché sia realmente baricentrica. Il Pd invece è scettico sulla realizzazione di un ospedale unico o nuovo che sia.
La candidata della Lega dimostra subito da quale parte sta e quale sarà la posizione della Lega e di parte del centrodestra in merito a questo argomento. «Forcolin e Calzavara», dice Francesca Pilla, «riportano in vita il progetto di un nuovo ospedale che possa servire al distretto San Donà Jesolo con l’acquisizione della zona di Cavallino che conterà parecchie migliaia di abitanti. La prospettiva è allettante per tutto il territorio, sia come qualità del servizio sia per l’indotto che potrebbe generare la costruzione di un ospedale nuovo e la successiva gestione. Riporterebbe San Donà alla centralità del Veneto Orientale che io tanto auspico fino dall’inizio della mia candidatura. Un sindaco dovrebbe pensare a queste cose, e fare il possibile per raccogliere fondi, risorse consenso, ed energie politiche perché questo avvenga in tempi brevi».
E Pilla non risparmia critiche e attacchi diretti al sindaco di San Donà, Andrea Cereser. «Non è stato questo il pensiero dell’attuale sindaco Cereser», rimarca, «che tre anni fa, a carte già pronte, ha fatto perdere l’autorizzazione alla costruzione dell’ospedale unico che avrebbe potuto essere costruito a San Donà». Cereser è apparso piuttosto distaccato su questo dibattito in corso, auspicando che questi temi siano affrontati nelle sedi deputate quali la conferenza dei sindaci.
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