Progetto di finanza per la nuova stazione Ecco la piastra con negozi sopra i binari
L’investitore, pronto a spendere 45 milioni, è il fondo austriaco Mtk, lo stesso che realizza gli alberghi in via Ca’ Marcello
MESTRE. La nuova stazione “ponte” di Mestre potrebbe nascere da un progetto di finanza. È questa la proposta del fondo immobiliare austriaco MTK, lo stesso che sta costruendo i quattro alberghi in via Ca’ Marcello, e che una ventina di giorni fa ha depositato in Comune e presso Rfi, Rete Ferroviaria italiana, il progetto per finanziare la realizzazione della nuova piastra della stazione, che va sopra il lungo fascio di 14 binari tra via Piave e via Ulloa, unificando in altezza Mestre a Marghera.
Si tratta di un progetto, che è il “cuore” del nuovo accordo di programma Comune-Ferrovie (Rfi e Sistemi Urbani) e privati per la riqualificazione della grande area della stazione di Mestre. Progetto che Brugnaro ha voluto rifare: i detrattori dicono sia impantanato; in Comune ripetono che la nuova firma è prossima .
Il progetto va nella direzione indicata dal sindaco. Brugnaro ha pubblicamente spiegato che la «stazione ponte si farà ma con costi a carico dei privati» e farà parte del nuovo accordo pubblico-privato sull’area della stazione (131 mila metri quadri da via Ca’ Marcello al Piraghetto). I numeri della stazione sono importanti e attraggono investimenti, sempre stranieri. 82 mila i passaggi giornalieri, 30 milioni di frequentazioni l’anno e 500 treni in transito al giorno.
Il progetto presentato a Comune e Rfi porta la firma dell’architetto Luciano Parenti, lo stesso che ha firmato i quattro alberghi della Mtk in costruzione in via Ca’ Marcello. Un professionista che conosce bene Luigi Brugnaro, visto che aveva elaborato il primo urbanistico per l’area dei Pili.
Nel disegno di Parenti, la nuova stazione ferroviaria di Mestre si innalza per superare i binari e crea una passeggiata tra Mestre e Marghera, andando a riqualificare l’intera stazione ferroviaria. Valore economico, 45 milioni di euro. «Il progetto comprende la riqualificazione dell’ingresso della stazione e una piastra sopraelevata che sposta i viaggiatori dagli attuali tunnel di collegamento ai binari ad un percorso sopraelevato, sullo stile della stazione Tiburtina, facendoli transitare per una galleria commerciale», spiega Parenti. Mtk è pronta a spendere per realizzare la nuova stazione ponte, contando poi di ripagarne i costi con gli spazi commerciali che rendono redditizia l’operazione. Ora l’ultima parola spetta a Comune e Rfi, che ha la proprietà del sedime ferroviario.
La piastra di 15 mila metri quadri prevede 10 mila circa riservati al commerciale. Segnati almeno 24 spazi commerciali di varie metrature, sale servizio con una terrazza lato viale Stazione e una galleria centrale di collegamento. A fianco un percorso ciclabile.
La Mtk di Holler, dicevamo, è uno dei nuovi attori dell’accordo di programma della stazione. Il fondo austriaco di investimento sta investendo anche sull’ex gasometri a Venezia. Gli altri investitori sono i tedeschi di AO che hanno costruito l’omonimo ostello e hanno in corso i cantieri per il raddoppio. La società ha acquisito il palazzo Ex Poste per realizzarvi un altro albergo. —
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