Profughi portati a Bibione Accertati otto casi di scabbia

Sono ospitati al villaggio marino Pio XII dove l’Asl 10 ha avviato i protocolli di cura Arrivati dal centro di Vibo Valentia dove sette avevano già manifestato i sintomi
Di Rosario Padovano

BIBIONE. Otto casi di scabbia sono stati accertati tra i profughi arrivati mercoledì sera a Bibione e ospitati nel villaggio marino Pio XII, gestito dal Centro Italiano Femminile di Venezia.

Si tratta di persone adulte provenienti dall'Eritrea, che sono stati sottoposte alle cure del caso, in base ai protocolli sanitari in vigore. I malati sono stati trasferiti in apposite stanze del secondo piano del centro, isolati dagli altri ospiti della struttura. In totale mercoledì scorso sono giunti a Bibione 24 profughi, provenienti dal centro di accoglienza di Vibo Valentia. Di questi, 4 appartengono a un nucleo familiare siriano, altri 4 a un nucleo familiare nigeriano, mentre gli altri 16 provengono dall'Eritrea. Sette di loro già quando sono sbarcati nel porto calabrese avevano manifestato i sintomi dell'infezione. L'ottavo caso è stato accertato ieri pomeriggio.

Il personale del Dipartimento di Prevenzione dell'Asl 10 guidato dal primario Luigi Nicolardi, è intervenuto direttamente a Bibione per accertare le condizioni fisiche di tutti i profughi ospitati. Sette persone hanno presentato evidenti lesioni cutanee compatibili con l'infezione da scabbia, per la quale, osservano dall'azienda sanitaria, “era già iniziata la terapia”. L'ottavo caso è emerso solo ieri. «La situazione è sotto controllo», precisa Guido Zannoni, coordinatore del villaggio marino Pio XII, «gli ospiti affetti da scabbia hanno cominciato a usare una pomata speciale, lo Scabianil, che assumono dopo aver fatto la doccia». Sulla presenza dei profughi affetti da scabbia è intervenuto il direttore generale dell'Asl 10 Veneto orientale, Carlo Bramezza. «Il Dipartimento ha subito avviato i protocolli, per l'accertamento dello stato di salute di queste persone. Sono state eseguite bonifiche sugli indumenti e nell'ambiente che li ospita. Questo caso conferma che il monitoraggio è efficace». Non è preoccupato il sindaco di San Michele Bibione, Pasqualino Codognotto. «Gli operatori del villaggio marino stanno facendo un ottimo lavoro, così come gli operatori sanitari. Confido che queste persone guariscano al più presto». Resta però il mistero su un punto molto delicato. Se 7 degli 8 pazienti avevano manifestato i sintomi della scabbia già a Vibo Valentia, come hanno specificato al villaggio marino e all'Asl, perchè non sono stati subito ricoverati in Calabria?

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