Profughi nel residence cooperativa in sciopero

Eraclea. I dipendenti non prendono lo stipendio ormai dallo scorso luglio Previsto un presidio dalle 10 alle 12. Il sindacato: «La Solaris è in difficoltà»
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - ERACLEA - I PROFUGHI IN CODA DAVANTI ALL'AMBULATORIO MEDICO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - ERACLEA - I PROFUGHI IN CODA DAVANTI ALL'AMBULATORIO MEDICO

ERACLEA. Sciopero della Solaris, ancora disagi al residence Mimose dove stazionano i migranti in attesa di protezione internazionale ormai dal 9 giugno scorso. La cooperativa di gestione sta vivendo momenti difficili da mesi e oggi ci sarà lo sciopero dei lavoratori della Cisl. Ma già ieri altri dipendenti hanno incrociato le braccia creando i primi disagi. «Sono stata contattata dal primo lavoratore all’inizio di settembre», spiega Paola Prisco della Fisascat Cisl di Venezia, «che mi comunicava il mancato pagamento del mese di luglio e che, da voci, sarebbe saltato anche quello di agosto. Il pagamento delle le retribuzioni viene effettuato il 27 del mese successivo. Mi sono attivata subito per fare un sollecito di pagamento del mio assistito e non ho ricevuto alcuna risposta. Venti giorni dopo ho provato a chiamare la Coop che mi ha chiesto di fare un nuovo sollecito, cosa che io ho fatto subito e anche questa volta senza risposta. Nel frattempo, come era previsto, è saltato il pagamento anche di agosto e si sono rivolti a me altri lavoratori».

Ai primi di ottobre la sindacalista ha chiesto alla direzione territoriale del lavoro di Venezia una convocazione della Coop per aprire un dialogo, analizzare la situazione e trovare una soluzione. La Coop ha risposto con una mail in cui dichiarava che non si riscontravano i problemi sollevati dal sindacato. «Il 28 ottobre all’incontro in direzione la Coop non si è presentata», ricorda la sindacalista, «ho chiesto un incontro con il prefetto che mi ha convocata subito. Mi è stata illustrata la gestione del servizio e la situazione con la Coop e ho ribadito che non ci sono le condizioni per lavorare serenamente da parte dei dipendenti, ma che sono fiduciosa in un suo intervento. Non avrei fatto nessuna azione di protesta, ma, infine, di fronte alle perplessità della coop, abbiamo deciso di proclamare lo stato di agitazione con una giornata di sciopero per tutta la giornata di oggi, e un presidio dalle 10 alle 12. Altri dipendenti, che non fanno parte del nostro sindacato, saranno regolarmente al lavoro, come mi è stato riferito, però senza prestare alcun servizio. Sono stata contattata dall’avvocato della Coop che mi ha confermato le difficoltà della Coop e che non appena ci sarà il versamento di una trance da parte della prefettura provvederà a pagare gli stipendi. La prefettura sta però facendo i dovuti controlli sulla documentazione presentata dalla Coop, che doveva essere consegnata di mese in mese per permettere i pagamenti».

Giovanni Cagnassi

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