"Profughi maltrattati e malnutriti". Indagati i vertici di Ecofficina e il gestore di una struttura

Guai per la presidente Sara Felpati, il vice Gaetano Battocchio e anche per Sergio Enzini. Contestata la gestione dell'hotel Maxim's e di altre due case-famiglia
Due dei 785 migranti soccorsi nei giorni scorsi al largo delle coste della Libia mentre sbarcano al molo Puntone a bordo della nave Siem Pilot, Palermo, 25 Luglio 2015. Sono 625 uomini, 133 donne e 27 minori, di nazionalità eritrea, sudanese, siriana, etiope e bengalese. ANSA/ MIKE PALAZZOTTO
Due dei 785 migranti soccorsi nei giorni scorsi al largo delle coste della Libia mentre sbarcano al molo Puntone a bordo della nave Siem Pilot, Palermo, 25 Luglio 2015. Sono 625 uomini, 133 donne e 27 minori, di nazionalità eritrea, sudanese, siriana, etiope e bengalese. ANSA/ MIKE PALAZZOTTO

PADOVA. Cibo di scarsa qualità, nessun corso di alfabetizzazione, angherie e soprusi. Il presidente e il vicepresidente della cooperativa Ecofficina e il gestore di una delle strutture adibite all'accoglienza dei profughi sono stati indagati per i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato e maltrattamenti. Sara Felpati 42 anni, Gaetano Battocchio 41 anni e Sergio Enzini 52 anni, sono stati perquisiti ieri mattina dai carabinieri della stazione di Montagnana, su decreto della Procura di Rovigo.

L'indagine, avviata a seguito di una segnalazione, avrebbe messo in evidenza irregolarità nella gestione dei profughi da parte del titolare della struttura alberghiera e dei vertici di Ecofficina, subentrati in un secondo momento.

Nello specifico, alla cooperativa viene contestata la mancata vigilanza sulla gestione dei profughi all'hotel Maxim e nelle abitazioni di via Rosa a Montagnana. Non sarebbero state rispettate le prescrizioni imposte dalla Prefettura.

 

Riproduzione riservata

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia