Profughi, incontro con il prefetto
JESOLO. Lettera del sindaco al prefetto: «Non vogliamo più migranti alla Croce Rossa». Dopo la notizia sull’invio di 18 nuovi migranti trasferiti dal centro di accoglienza di Conetta di Cona, il sindaco Valerio Zoggia, su mandato della giunta, ha inviato una lettera al prefetto Carlo Boffi in cui chiede di interrompere l’invio di altri profughi e di fissare urgentemente un incontro, visto che Jesolo sta già ospitando un numero di migranti bel oltre il limite massimo di 63 previsto dall’accordo tra Anci e governo.
Una puntualizzazione che Daniele Bison della civica Jesolo aveva più volte sollevato in questi giorni. «Eccellenza», ha scritto in maniera formale Zoggia, «non posso che manifestare la contrarietà in relazione a nuovi arrivi o ad avvicendamenti presso la sede della Croce Rossa o in altre strutture sul territorio comunale. L’accordo tra Governo e Anci sull’accoglienza prevede infatti un rapporto di 2,5 profughi per ogni 1.000 abitanti, in modo da pianificare l’accoglienza e garantire una gestione più ordinata. Nel caso di Jesolo, invece, a fronte del limite massimo di 63 profughi da ospitare in base al citato accordo, risultano invece dimoranti nella struttura circa 120 profughi».
Intanto l’avvocato Angelo Lorenzon, con la collega Daniela Bianco, ha offerto in accordo con Sinistra Italiana il gratuito patrocinio come legale del comitato per la difesa dei diritti civili. Saranno assistiti per ogni problema. «Come dallo stesso sindaco ammesso», si chiede Francesco Esposito di Sinistra Italiana, «a Jesolo non ci sono mai stati problemi, perché quindi chiedere il dimezzamento delle presenze, vuole forse cercare di strappare un po’ di voti alla Lega e alla destra usando questo argomento. Chiedere addirittura un presunto risarcimento per la loro presenza ci sa tanto di tentativo di quantificare la solidarietà e l’umanità un tanto al chilo. Rivolgiamo un appello al sindaco e ai partiti di destra a Jesolo: evitiamo di mettere la Croce Rossa al centro della campagna elettorale. Potrebbe essere un elemento destabilizzante in un momento in cui serve coesione e pace sociale. Che il sindaco, in particolar modo, si occupi dei problemi reali di Jesolo».
Alberto Carli per la Lega attacca il sindaco perché non si è informato tempestivamente sui migranti da Cona e chiede di portare in Consiglio comunale la richiesta al prefetto di rispettare i numeri. (g.ca.)
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