Profanata la tomba di un bimbo morto a 4 anni

Concordia. Portati via fiori e pupazzetti che gli amici mettono sul suo sepolcro La rabbia del padre su Facebook: «Spero che una mano divina si posi sul ladro»
CONCORDIA - DINO TOMMASELLA - DE POLO - CIMITERO
CONCORDIA - DINO TOMMASELLA - DE POLO - CIMITERO

CONCORDIA. Lui è un angioletto, è morto qualche anno fa (quasi tre ormai) e riposa in pace nel cimitero di Concordia, in via San Pietro. Poi, però, c’è un altro lui, che ha una mano cattiva. È colui, o colei, che ha portato via i presenti che ogni tanto gli fanno i genitori e gli amichetti, quando lo vanno a trovare, al campo santo, per pregare; per sentirlo ancora accanto. Orrore nel portogruarese, e in particolare nel cimitero di Concordia dove si è verificato l’ennesimo furto. Solo che stavolta, a essere profanata, è stata la tomba di un bambino, di un angioletto innocente, che è stato vinto da una malattia più grande di lui, meno di tre anni fa. Che barbarie. Il padre ha postato un pensiero “non politicamente corretto” sul suo profilo facebook, per denunciare la situazione che, settimana dopo settimana, si fa sempre più grave in quel camposanto.

«Ringrazio quella persona ( la definisco così per non essere volgare) che per l’ennesima volta», si legge, «si è divertita a trafugare degli oggetti significativi per noi dalla tomba di mio figlio. Spero con tutto il cuore che la mano divina si posi su lui al più presto e mi auguro di non trovarlo mai in flagrante, altrimenti non risponderei delle mie azioni».

A questo messaggio è seguita una valanga di post solidali. Lo stesso genitore conferma dunque che dalla tomba del suo piccino, del suo piccolo angioletto, non è la prima volta che spariscono oggetti a lui cari in vita, che vengono posizionati accanto per permettere ai genitori e agli amici di sentirlo ancora vicino. Aveva 4 anni il bambino, quando morì tra le braccia dei suoi genitori nel gennaio 2013. Era l’idolo della famiglia e della sorellina, che oggi sta diventando grande. Il padre e la madre sopportano con dignità un dolore che non ha paragoni. I ladri ne approfittano. Il lutto che ha colpito la famiglia in questione aveva riguardato tutta la comunità di Concordia, in quanto dal 2008 in avanti, sono state effettuate numerose raccolte solidali a favore del bambino. Era nato con gravi problemi respiratori. Ogni notte era attaccato a uno speciale macchinario grazie al quale veniva dato un allarme in caso di grave crisi. Di notte si alternavano, per monitorare la situazione, i genitori del bambino, ma anche altri parenti e amici comuni. Una staffetta della solidarietà che ha unito ancora di più le famiglie concordiesi. Forse il ladro non conosce i sacrifici che col tempo ha fatto la famiglia del piccolo. Oppure, e sarebbe inquietante, lo conosce fin troppo bene. Fatto sta che i fedeli sono molto stanchi. L’ultimo furto di fiori, da un’altra tomba, nella stagione più calda, aveva provocato numerose proteste.

Rosario Padovano

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