Procuratie Vecchie, firmato l’accordo

Comune e Generali raggiungono l’intesa: nuove destinazioni in cambio di tre milioni. Comitati polemici: «Fuori le carte»
Di Alberto Vitucci

Via libera all’utilizzo delle Procuratie Vecchie per uffici e «attività di interesse generale». In cambio il Comune riceverà tre milioni di euro come «una tantum», l’uso di 640 metri quadrati (su 15 mila) in comodato gratuito per uffici di rappresentanza e l’annullamento di un debito di 440 mila euro. Firmato l’accordo tra il commissario straordinario di Ca’ Farsetti Vittorio Zappalorto e le Assicurazioni generali per l’utilizzo delle Procuratìe in piazza San Marco. I lavori di ristrutturazione partiranno entro l’anno.

Nella parte oggi libera delle Procuratìe le Generali potranno destinare il «70 per cento degli spazi per scopi di interesse generale e a carattere culturale, scientifico, di alta formazione, tutela della salute e dell’ambiente, sostegno sociale e promozione dell’immagine della città». «Il restante 30 per cento», spiega una nota congiunta firmata da Generali e Comune, «potrà essere destinato a uso privato come uffici o attività compatibili con la vocazione storico artistica dell’edificio e la sua ubicazione nell’area marciana».

Commenti entusiastici da parte del commissario: «Un evento di portata straordinaria per la città, che vede il Leone alato tornare a San Marco per un progetto di rilancio». «Venezia e le Procuratìe fanno parte della storia delle Generali», commenta l’amministratore delegato di Generali Italia Philippe Donnet, «siamo lieti di aver raggiunto questo accordo che ci permetterà di realizzare gli interventi necessari per ridare nuovo impulso a questo edificio unico al mondo non solo a beneficio di Generali ma di tutta la città».

Polemiche invece le associazioni, che denunciano la «gravità di un cambio d’uso urbanistico in cambio di pochi euro». «La città vuole conoscere i dettagli di questo accordo», dice Marco Zanetti, dei comitati Venezia cambia, «ancora una volta il commissario prende decisioni straordinarie invece di limitarsi all’ordinaria amministrazione. E il valore in cambio della modifica dello standard pubblico è davvero basso. Tre milioni di euro per 15 mila metri quadrati che aumentano di valore. Nel caso del Fontego dei Tedeschi a Benetton almeno erano 6 milioni per una superficie molto più piccola».

«Ci hanno provato anche con villa Heriot, con le isole e il Giardino delle Vergini all’Arsenale», rincara la dose Stefano Boato, «daremo battaglia». Le Procuratìe vecchie, costruite all’inizio del Cinquecento come rifacimento dell’edificio originale del XII secolo, occupano una superficie di circa 15 mila metri quadrati. 152 metri lineari, l’intero lato settentrionale della Piazza dalla Torre dell’Orologio al Museo Correr con 50 arcate e 100 finestre. Edificio di grande bellezza, immortalato nei quadri dei più grandi artisti.

Le Generali vi svolgono la loro attività dal 1832, allargando la loro presenza con i restauri del 1909. Le Procuratìe furono la sede centrale della Compagnia fino al 1989. Adesso alcuni uffici potrebbero tornare a San Marco. Con il restauro e nuove destinazioni d’uso che dovranno essere approvate dal Consiglio comunale.

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