Proclamati 813 neo dottori in Piazza sotto la pioggia
Lancio dei tòcchi al cielo per 813 neo dottori di Ca’ Foscari con sottofondo musicale della canzone “People Have the Power” di Patti Smith. Ma anche applausi, pioggia e freddo. Si è conclusa così, in Piazza San Marco, con gli abiti eleganti, i tacchi 15, gli ombrelli aperti e gli impermeabili forniti dagli organizzatori la cerimonia di consegna dei diplomi di laurea. E’ il giorno della gioia e anche della responsabilità. A ricordarlo l’ospite d’onore Gino Strada, chirurgo e fondatore dell’associazione umanitaria Emergency che dal 1994 sta offrendo in 16 Paesi cure gratuite alle vittime delle mine antiuomo (ad oggi 6 milioni di persone).
La sua è stata una riflessione sintetica che ha strappato un caloroso applauso e toccato le corde giuste, quelle del cuore, dell’impegno civile, della solidarietà. Il messaggio forte sul sapere per l’umanità ha colpito tutti: «Mamma mia quanti siete! Auguri! Oggi entrate in un mondo che sarà diverso. Spero che sentirete non solo la gioia ma anche la responsabilità di quello che vi aspetta. Avete il dovere di spartire con la società il vostro sapere. Non può servire solo a voi, deve servire a voi quanto membri di una società, quindi deve essere utile per tutti. Per progredire i cittadini hanno bisogno di gruppi di persone che coltivano il sapere». Ancora Gino Strada ha aggiunto: «Siete un pezzo di un corpo più grande, avete una responsabilità ancora più forte perché avete avuto il privilegio di accedere agli studi, al sapere, alla conoscenza. Tutto questo va diviso».
Il rettore Michele Bugliesi nel presiedere la spettacolare cerimonia ha detto: «È un momento fondamentale della vostra formazione, culturale, personale, professionale. L’Università è importante per crescere nel piacere dello studio. Voi sarete la classe dirigente del futuro e contribuirete al progresso della conoscenza. Noi, nel trasmettere i contenuti delle discipline, ci auguriamo anche di avervi dato i mezzi per sviluppare capacità critica per interpretare la realtà in chiave moderna e innovativa. L’Ateneo ha ottimi riscontri sul fronte occupazionale». Il rettore ha citato il Rapporto Alma Laurea: «Ca’ Foscari ha un tasso di occupazione dell’ 88 per cento, più alto a cinque anni dalla laurea rispetto al Veneto e alla media nazionale». Ai neo dottori è arrivato anche il saluto del subcommissario Sergio Pomponio.
Poi la festa è proseguita con la consegna di due premi di laurea specialistica/magistrale «Giuseppe Del Torre» (in ricordo del docente di Storia di Ca’ Foscari morto prematuramente sei anni fa) a Giuliano Casagrande e a Lorenzo Freschi e con il saluto del miglior studente italiano, Chiara Porzionato, e straniero della sessione, Teuta Turani proveniente dall’Albania. Poi dal palco la proclamazione dei nomi, declamati uno alla volta. Tutti in fila i neo dottori dell’Ateneo con i conquistati tòcchi sul capo. A far da cornice le urla di gioia dei tremila familiari e amici, tra il Museo Correr, le Procuratie, la Basilica e il campanile. Una giornata emozionante con una lezione davvero indimenticabile: nella vita è importante non cadere nelle trappole dell’individualismo.
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