Processo Mose, il Comune si costituisce parte civile: anche contro l'ex sindaco Orsoni
VENEZIA. Il Comune di Venezia ha formalizzato - con una delibera di giunta - la propria costituzione come parte civile nel processo per le tangenti legate alla costruzione del Mose, che si aprirà il 22 ottobre al tribunale di Venezia, chiedendo quindi un risarcimento da parte degli imputati, per i danni patiti dal Comune, anche se essi non riguardano procedimenti e atti amministrativi di competenza di Ca’ Farsetti.
Tra di essi c’è, naturalmente, il predecessore di Luigi Brugnaro, l’ex sindaco di Venezia Giorgio Orsoni. I dodici imputati che compariranno davanti al giudice Andrea Comez sono quelli che non hanno richiesto e ottenuto riti alternativi e che non hanno reso dichiarazioni, durante l’inchiesta.
Compariranno così per illecito finanziamento ai rispettivi partiti Giorgio Orsoni (per fondi al Pd) e l’ex europarlamentare Lia Sartori (Forza Italia), per concorso in frode fiscale l’ex dirigente regionale Giancarlo Ruscitti, per millantato credito per l’ex presidente di Fintecna Corrado Crialese e per corruzione l’ex ministro dell’Ambiente Altero Matteoli, l’imprenditore Erasmo Cinque, l’ex magistrato alle acque Maria Giovanna Piva, l’ex magistrato della Corte dei Conti Vittorio Giuseppone, il funzionario della Regione Giovanni Artico, l’imprenditore Nicola Falconi, l’architetto Danilo Turato e l’ex amministratore dell’autostrada Venezia-Padova Lino Brentan. Giovanni Mazzacurati, ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, Piergiorgio Baita, amministratore della Mantovani, e Claudia Minutillo, ex segretaria di Giancarlo Galan ed ex amministratrice della Adria Infrastrutture, hanno collaborato alle indagini e compariranno al processo come coindagati che hanno deciso di parlare. A rappresentare in aula il Comune di Venezia - la spesa legale per la costituzione nel processo sarà di poco meno di 20 mila euro -sarà con ogni probabilità l’avvocato Luigi Ravagnan.
E sempre in vista dell’apertura del processo sui fondi deviati del Mose, sabato a Venezia nell’Aula Magna del Liceo artistico Michelangelo Guggenheim si riunirà per tutta la giornata una sessione speciale del Tribunale dei Popoli dedicata proprio al caso Mose.
Il Tribunale Permanente dei Popoli (erede del Tribunale Russel), è un tribunale di opinione a copertura mondiale e di natura associativa che riunisce giudici volontari e che interviene in tutti quei casi in cui la legislazione nazionale ed internazionale risultino carenti nel difendere il diritto dei popoli. Previste audizioni di tecnici, giornalisti, progettisti, rappresentanti di associazioni che si sono occupati della vicenda.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia