Privacy violata in spogliatoio, Adico contesta palestra

MESTRE. Gli addetti alle pulizie (uomini) entrano nello spogliatoio femminile di una palestra, senza avvertire. Una impiegata mestrina si rivolge all'Adico per difendere la propria privacy.
Lo rende noto l'associazione dei consumatori di Mestre, con un comunicato di lunedì mattina.
"Alla palestra McFit di Mestre, zona Terraglio, è evidente che a qualcuno questo termine, "privacy", non fa nè caldo nè freddo. Anzi. Come ha denunciato una nostra socia che si è rivolta all'ufficio legale dell'Adico indignata e intenzionata a richiedere un risarcimento, in quel posto c'è chi, fregandosene della naturale riservatezza che per prassi necessita in tali occasioni, viola la privacy delle donne che si cambiano in spogliatoio entrandovi dentro senza alcun avviso. Stiamo parlando di alcuni addetti alle pulizie, naturalmente di sesso maschile, che non si fanno scrupoli a violare l'intimità delle iscritte molte delle quali, com'è ovvio, non apprezzano assolutamente l'intrusione maschile", denuncia l'associazione di Carlo Garofolini.
La vicenda - che risale allo scorso anno ma che solo negli ultimi tempi ha ottenuto nuovi risvolti - coinvolge una 49enne impiegata mestrina che per due volte ha denunciato questi comportamenti e che dalla McFit ha ricevuto, invece, una lettera di disdetta.
"L'episodio lascia perplessi - commenta Carlo Garofolini, presidente dell'Adico - La nostra iscritta ci ha riferito che in due distinti episodi, personale maschile addetto alle pulizie è entrato negli spogliatoi femminili senza fornire preventivo avvertimento e sorprendendo alcune donne, fra cui la nostra socia, impegnate a cambiarsi". Scatta la protesta ma un mese dopo l'episodio si ripete. "Secondo quanto riferitoci dalla socia - prosegue Garofolini - sono entrati nello spogliatoio e, di fronte alle giuste rimostranze delle donne presenti, si sono limitati a sorridere e a commentare. A questo punto la nostra socia ha chiesto l'intervento della Polizia, senza peraltro presentare denuncia per evitare comunque troppi problemi ai due addetti". Ecco così che l'ufficio legale dell'Adico, ha scritto alla sede centrale della McFit per chiedere spiegazioni e per intimare un adeguato risarcimento in relazione al danno morale subito. "Abbiamo per ora ricevuto le legittime scuse da parte della società ch gestisce le palestre - conclude Garofolini - ora siamo in attesa di vedere se venga anche riconosciuto il risarcimento per aver violato in questo modo la privacy della nostra assistita. Naturalmente siamo molto perplessi anche per il comportamento adottato dalla palestra mestrina che ha deciso di disdire l'abbonamento".
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