Primo scontro in via Sassi coro di no alla riapertura

Mogliano. L’incidente provocato da un guidatore che non ha rispettato il divieto Wally Zorzi (comitato di quartiere): «Strada inadatta al traffico di scorrimento»
MOGLIANO. Furbetto di via Sassi coinvolto in un incidente con un frontista: quell’auto non doveva essere lì. Domenica pomeriggio, in barba ai divieti di transito ben esposti all’inizio della via, un automobilista ha deciso di percorrere la strada delle polemiche. Un caso accidentale ha voluto però che il suo veicolo, il cui transito non era autorizzato, andasse ad impattare contro quello di un residente. Per nessuno dei due le conseguenze del sinistro sono gravi, ma l’evento non fa che rinfocolare il dibattito sulla riapertura di via Sassi.


«Questo fatto», sottolinea il presidente dell’associazione di quartiere Wally Zorzi, «dimostra che la strada non è assolutamente adatta al traffico di scorrimento. Riaprirla sarebbe un grave errore». In molti non hanno mancato di notare che i lavori svolti dall’amministrazione comunale durante l’estate hanno mantenuto la carreggiata alla solita larghezza. A dimostrazione che i piani della giunta erano quelli di impedire che la strada venisse strategicamente utilizzata dai pendolari diretti verso il Terraglio come scorciatoia alternativa, via Sassi (danneggiata dalla tromba d’aria del 2014), come molti speravano, non è certo stata allargata. Oggi dunque, anche l’associazione di quartiere si fa forza di questi argomenti per ribadire la necessità di lasciare il transito riservato ai residenti. Intanto però via Ronzinella e il Terraglio nell’ora di punta sono totalmente congestionati. È nato anche un comitato di cittadini che chiede a gran voce la riapertura di via Sassi. I tempi di percorrenza per molti lavoratori sono diventati quasi interminabili, più di mezz’ora per fare un tragitto di due chilometri appena.


Nei giorni scorsi gli “emissari” del comitato, intenzionato ad opporsi all’ordinanza di restrizione al traffico con un ricorso al Tar, hanno incontrato i negozianti di Mazzocco e teso un ramoscello d’ulivo agli abitanti di via Sassi.


«Nella proposta che stiamo redigendo abbiamo tenuto conto delle esigenze di sicurezza degli abitanti della strada, ipotizzando soluzioni che limitano la velocità e che possano regolare i flussi». Wally Zorzi però replica a muso duro: «I commercianti sono con noi, nessuno ha aderito, via Sassi non va riaperta».


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