Primo caso di Virus del Nilo nel Veneziano

Colpito un quarantenne donatore di sangue di Noale. Infezione scoperta con l’analisi della sacca. L’Avis: «Nessun pericolo per le trasfusioni»
This close-up view of a Culex tarsalis mosquito resting on human skin, shows the dark-scaled proboscis which has a broad median white band. ....Other identifying characteristics include white scales around the joints of its tarsi, a line of white scales along the tibia and femur, and two silver dots on its scutum. The epidemiologic importance of C. tarsalis lies in its ability to spread Western Equine Encephalitis (WEE), St. Louis Encephalitis (SLE), and California Encephalitis, and is currently the main vector of West Nile virus in the Western United States... ..Date: 2005..Content credits: / xxxxx..Photo credit: James Gathany..Image storage: xxxxxxxxxxxxx..Support File: CD_120_DH/ 005....URL: http://www.cdc.gov/ncidod/dvbid/westnile/..URL Title: CDC – Division of Vector-Borne Infectious Diseases – West Nile Virus.. - LA ZANZARA CULEX A sinistra, l'insetto identificato come principale vettore del virus A destra, una cellula infettata
This close-up view of a Culex tarsalis mosquito resting on human skin, shows the dark-scaled proboscis which has a broad median white band. ....Other identifying characteristics include white scales around the joints of its tarsi, a line of white scales along the tibia and femur, and two silver dots on its scutum. The epidemiologic importance of C. tarsalis lies in its ability to spread Western Equine Encephalitis (WEE), St. Louis Encephalitis (SLE), and California Encephalitis, and is currently the main vector of West Nile virus in the Western United States... ..Date: 2005..Content credits: / xxxxx..Photo credit: James Gathany..Image storage: xxxxxxxxxxxxx..Support File: CD_120_DH/ 005....URL: http://www.cdc.gov/ncidod/dvbid/westnile/..URL Title: CDC – Division of Vector-Borne Infectious Diseases – West Nile Virus.. - LA ZANZARA CULEX A sinistra, l'insetto identificato come principale vettore del virus A destra, una cellula infettata

NOALE. Primo caso di West Nile nel Veneziano quest’anno: a contrarre il virus del Nilo è stato un quarantenne donatore di sangue di Noale. L’infezione è stata scoperta grazie alle analisi realizzate dal laboratorio di biologia molecolare del servizio trasfusionale dell’ospedale di Dolo e che sempre vengono eseguite sulle sacche prelevate dai donatori. L’uomo colpito dal virus è asintomatico, come accade nel 95% dei casi delle persone che contraggono l’infezione.

Per lui quindi non è stato necessario nessun tipo di trattamento. Dovrà solo prestare il braccio a ulteriori prelievi di sangue di controllo. «Quando il virus del Nilo colpisce le persone sane non c’è alcun tipo di problema» spiega il direttore del Dipartimento Immunotrasfusionale dell'Asl 12, Giorgio Marchiori «i problemi possono nascere quando l’infezione colpisce persone immunodepresse, il cui sistema immunitario cioè è molto debole, come possono essere alcuni anziani o persone che sono state di recente sottoposte a un trapianto, ma nella stragrande maggioranza dei casi l’infezione è asintomatica». La West Nile è una malattia virale trasmessa dalla puntura di zanzare infette del genere Culex, che pungono prevalentemente dall’imbrunire, durante la notte e all’alba. Questo genere di zanzara è largamente diffuso in tutto il territorio nazionale e regionale.

Il virus West Nile ha come serbatoio alcuni tipi di uccelli (passeri e corvi); i mammiferi, tra cui il cavallo e l’uomo, sono ospiti occasionali e non trasmettono la malattia. La malattia si manifesta dopo un periodo di incubazione di 3-15 giorni dalla puntura della zanzara infetta. Se nella maggior parte dei casi l’infezione è asintomatica in alcuni casi si manifesta con sintomi simil-influenzali come il mal di testa, la nausea, a volte i linfonodi ingrossati. La forma grave, piuttosto rara - colpisce meno dell’1% delle persone infette - è caratterizzata da compromissione del sistema nervoso centrale e si manifesta come encefalite, meningite o meningo-encefalite. La disinfestazione è uno degli strumenti più efficaci per cercare di eliminare queste zanzare. «È importante che i comuni la facciano» aggiunge Marchiori «anche perché andiamo incontro a un settembre ancora caldo, quindi queste zanzare ci faranno ancora compagnia».

L’Avis provinciale comunica che non esiste alcun pericolo per le trasfusioni di sangue. «Le sacche raccolte» spiega il presidente Giorgio Brunello, che sta seguendo l'evoluzione del quadro in stretto contatto proprio con il direttore del Dipartimento Immunotrasfusionale dell'Asl 12 «sono infatti sottoposte a un controllo metodico e molto rigoroso, a norma di legge. Proprio la stretta sorveglianza e le verifiche che vengono condotte, hanno consentito d'individuare l'infezione in un nostro donatore del tutto asintomatico a Noale, ovviamente con conseguente eliminazione della sacca interessata. Possiamo rassicurare i pazienti che abbisognano di sangue, che non corrono alcun rischio per la loro salute». Anche Marchiori rassicura: «Gli esami che vengono fatti permettono di escludere ogni tipo pericolo».

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