Primi treni merci dalla Russia

San Stino. Aperto il collegamento che punta a movimentare 400 mila tonnellate di merce all’anno

SAN STINO. L'arrivo a fine gennaio del primo treno blocco TransContainer completo, proveniente da Mosca, sui binari della piattaforma logistica di San Stino, ha segnato una data storica per il settore logistico italiano ed ha giustamente inorgoglito quanti hanno lavorato negli anni. Ma perché ciò avvenisse ci sono voluti quasi vent'anni di scartoffie burocratiche.

Ieri è giunto un altro treno rosso azzurro, carico di merci, dopo un viaggio di migliaia di chilometri percorsi in meno di una settimana. «Alla fine degli anni 80», ricorda l’assessore alle attività produttive dell’epoca Igor Gubitta, «come sindacato delle Ferrovie lanciammo l'idea in Regione, di una piattaforma logistica a San Stino, un interporto di secondo livello. Successivamente il Comune, iniziò il percorso per le varianti urbanistiche. Si giunse al 1997 quando, all'interno del patto territoriale, l'allora sindaco di Torre di Mosto Venerino Tamai, oggi ancora assessore, sottoscrisse con il comune di San Stino,un accordo di programma per una grande area di servizi alle imprese. «Il progetto fu rallentato dalla politica e poi dalla crisi economica», dice ora Tamai, «ma oggi può ripartire alla grande, grazie a queste nuove opportunità». All'epoca furono messi paletti da destra e da sinistra ma , nonostante tutto, gli ostacoli vennero superati ed oggi San Stino è a pieno titolo, dopo gli Interporti di Verona e Padova, la terza realtà veneta come movimentazione merci sul vettore ferroviario, ed è diventato punto di congiunzione tra l'intera pianura padana e l'area industriale che gravita intorno alla capitale russa.

Il corridoio padano-russo inciderà nei prossimi decenni sugli assetti geopolitici ed economici, modificandoli o cambiandoli quasi integralmente. «Sarà fondamentale quindi che, come operatività», precisa Igor Gubitta, oggi esperto di trasporti ferroviari, «la nostra area parta per prima facendo sinergia per intercettare tutti gli investimenti esteri che questa opportunità può offrire andando a rivedere la legge di confine fatta approvare nel 1991 da De Michelis allora Ministro deli Esteri».

«Finalmente i tempi sono cambiati e la piattaforma logistica di San Stino, in barba alla crsi ed alla varie cassandre, ma grazie alle scelte della Rail Cargo Group FerrovieAustriache, sta viaggiando veloce nel segno di grandi numeri: oltre 500 treni blocco nel 2014 con una movimentazione di 400.000 tonnellate di merce», spiega Roberto Dal Mas, direttore della piattaforma di San Stino, «inoltre sono in fase di definizione accordi con alcune grandi imprese che hanno preso in considerazione le opportunità che noi offriamo con un trasporto ferroviario affidabile, veloce e competitivo in termini economici. Infatti», prosegue Dal Mas, «i nuovi servizi che offriamo agli imprenditori, consentiranno loro di rivedere ed ampliare i progetti di penetrazione commerciale in un'area vastissima come quella russa, che già offre grandi possibilità. Dalla Siberia arrivano a San Stino vagoni con legno di larice siberiano, prodotti siderurgici dai paesi dell'Est Europa. Per la Russia ed i Paesi dell'Asia Centrale partono dalla piattaforma logistica di San Stino container carichi di piastrelle, macchinari industriali ed agricoli, prodotti della siderurgia via Villach-Vienna-Dobra con trazione effettuata dalla Rail Cargo Italia con locomotori Siemens E190». «L'accordo con la TransContainer, società leader russa», conclude il direttore Roberto Dal Mas, «sta dando risultati superiori ad ogni aspettativa e questo malgrado la grave crisi rconomica finanziaria che il nostro paese sta attraversando”. La piattaforma logistica di San Stino occupa oltre 130 mila metri quadri, 3000 metri lineari di sviluppo binari, capannoni per lo stoccaggio merci, carriponte con portata fino a 35 tonnellate e macchinari di movimentazione per varie tipologie di merci.

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