Primi segnali positivi per i negozianti bene la ristorazione
PORTOGRUARO. Consumi natalizi, rispetto al 2014 attività commerciali e pubblici esercizi registrano timidi segnali di ripresa.
Ad affermarlo è l'ultima indagine realizzata dalla Confcommercio che ha preso in esame l’attività di 107 imprenditori del settore commerciale e turistico degli undici comuni mandamentali. Il report ha coinvolto i macrosettori del commercio alimentare (15%), non alimentare (32%) e pubblici esercizi (53%). A tutti gli imprenditori è stato consegnato un breve questionario volto a rilevare il trend dei consumi e degli acquisti durante le recenti festività rispetto all’anno precedente, allo scopo di misurare la temperatura dello stato di benessere dell'economia locale. A tal proposito, raffrontando i dati, pur ancora in presenza di percentuali non di segno positivo, emerge un andamento negativo sempre meno marcato in quasi tutti i settori (ad esclusione della pizzeria che ha registrato una sensibile diminuzione), con segnali che lasciano intravedere un clima di complessiva fiducia (la ristorazione ha addirittura registrato un segno positivo) per il futuro. Rispetto all'anno precedente nel settore del commercio alimentare l'andamento nel 2015 si è attestato al -0,88%; nel comparto non alimentare (abbigliamento, calzature e accessori, gioielleria, orologeria e oreficeria, prodotti di consumo e articolo da regalo) il dato è invece -0,25%; nel settore del pubblico esercizio (ristorante, pizzeria, bar e pasticceria) la stima è positiva dello 0,11%. «I segnali positivi sono ancora timidi», analizza il presidente di Confcommercio Manrico Pedrina, «e non bastano per tirare un sospiro di sollievo; possono in ogni caso certamente costituire un riferimento che fa ben sperare per il cammino intrapreso, specie se si considera che rispetto alla rilevazione dello scorso anno il miglioramento si attesta orientativamente sui 2 punti percentuali nei singoli settori presi in esame». Gli intervistati concordano inoltre sull’importanza della multicanalità, ovvero la capacità di essere presenti contemporaneamente sia nel negozio fisico che in quello digitale: un mondo, quest’ultimo, che coinvolge un bacino di utenza di 2 miliardi di utenti.
Alessio Conforti
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