Prime tesi in cinese discusse via Skype
VENEZIA. «Gongxi gongxi!» (Felicitazioni!) e «Zhuhe nimen!» (Complimenti a voi!). Si sono concluse con tanti auguri da parte dei professori di Pechino le prime dieci tesi italiane scritte in cinese, discusse via Skype all’Università Ca’ Foscari qualche giorno fa.
I dieci pionieri (Sofia Bareato, Francesca Ceccato, Giulia Gambron, Martina Guzzardi, Alessia Iurato, Carolina Micalopulos, Tommaso Morelli, Elena Pagliaricci, Elena Rocco e Lisa Spinelli), iscritti alla magistrale che consente la doppia laurea (double degree), hanno per la prima volta ottenuto l’equivalente di un master in Cina e quello di una laurea specialistica in Italia. La possibilità di prendere la doppia laurea esiste già in inglese o spagnolo, ma per il cinese è stata la prima volta.
Un punto di orgoglio per l’ateneo veneziano che ieri ha visto entrare ben sette dipartimenti su otto nella graduatoria dei 350 dipartimenti migliori d’Italia. A breve il Ministero dell’Istruzione darà le direttive per realizzare un progetto e, i 180 eccellenti, riceveranno dei soldi da Roma. «Ero a Shangai quando sono state discusse le lauree in cinese» ha detto il rettore Michele Bugliese «E anche i colleghi che si trovavano là sono stati impressionati positivamente. Abbiamo ormai un rapporto di grande collaborazione con la Capital Normal University di Pechino che è stata molto contenta del livello di preparazione». L’esame, come ha raccontato Iurato, è iniziato alle 8 e finito alle 12: «Abbiamo scritto 20 mila caratteri» racconta la ventitreenne di Ragusa, una delle dieci che ha seguito il corso di doppia laurea coordinato da Tiziana Lippiello «ci hanno fatto esporre la nostra tesi e delle domande sulla didattica. Abbiamo infatti studiato come insegnare cinese, quindi i vari metodi didattici. Alla fine i professori ci hanno fatto i complimenti e le felicitazioni». Proprio per aumentare il campo di ricerca degli studenti sarà importante costruire il progetto per ricevere i finanziamenti. Ieri è stato infatti pubblicato sul sito del Sole 24 Ore l’elenco dei 350 dipartimenti universitari migliori d'Italia. Grande soddisfazione per l’Università Ca’ Foscari che si è vista segnalare sette dipartimenti su otto (l’unico escluso è stato Scienze Molecolari e Nanosistemi) con altissimi volti, mentre per l'Università Iuav un notevole punteggio è stato raggiunto dal dipartimento Culture del Progetto. «La selezione verrà fatta per il 70% sulla base del punteggio e per il 30% sulla base del progetto» continua il rettore Bugliesi «I nostri primi quattro dipartimenti sono già nei 180, ma non appena arriveranno le linee per il progetto di ricerca ci metteremo subito a lavorare con lo scopo di rientrare il più possibile tra i 180». La graduatoria è stata definita dall'Anvur (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) e riguarda i dipartimenti ammessi alla procedura di selezione finale in ordine decrescente rispetto al valore dell'Indicatore standardizzato di performance dipartimentale (Ispd) il cui valore massimo è 100.
I dipartimenti di Economia e di Studi Linguistici e Culturali Comparati hanno ottenuto il punteggio massimo, seguiti dal dipartimento di Studi sull'Asia e l'Africa Mediterranea (99,5), dal dipartimento di Studi Umanistici (99) e da quello di Management (98). Si scende invece di qualche punto con il Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica (91,5) e per Filosofia e Beni Culturali (81), per risalire con l'Università di Architettura Iuav che, grazie al 99,5 del Dipartimento Culture del Progetto, sfiora il massimo.
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