Prime nozze gay in città, una festa per tutta Spinea
SPINEA. Le prime nozze gay a Spinea? Pronto anche l’addio al celibato e il locale che lo ospita apre i festeggiamenti a tutta la città. Party arcobaleno il 26 agosto a Spinea, a pochi giorni dalla celebrazione della prima unione civile in programma la mattina del 3 settembre in municipio, tra Lorenzo Bagato, 70 anni e Gino Tagliapietra, 64. A organizzare il doppio addio al celibato, a partire dalle 18 del 26 agosto, è il titolare del caffè Bacio Nero, Mauro Ballarin, che invita tutta Spinea, e non solo, nel suo locale e negli spazi esterni per una vera e propria festa dei diritti civili.
«Partecipiamo in molti», è l’invito di Ballarin, «per fare gli auguri alla prima coppia gay ufficialmente unita di Spinea e per brindare alla loro felicità». E annuncia che questa volta il “Bacio Nero” diventerà arcobaleno, con i tradizionali colori che contraddistinguono il movimento Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender). Quelle tra Lorenzo Bagato e Gino Tagliapietra, “Lory e Gino” per gli amici, saranno le prime nozze gay, tra le prime anche in Italia, con tutti i crismi della legalità, apportati dai decreti attuativi alla legge sulle unioni civili approvata di recente in Parlamento. Fiori d’arancio che la coppia, insieme da oltre quarant’anni, buona parte dei quali impegnati in battaglie per il riconoscimento dei propri diritti, vogliono ora allargare a tutta la città, che nel giorno del loro matrimonio sarà già in odore di festeggiamenti, con la Festa dei fiori e il centro mezzo chiuso per la concomitanza della sagra e del mercato. In via Roma sfilerà la carrozza “Landau” trainata da cavalli bianchi con i due sposi a bordo, che abitano a circa 400 metri dal municipio.
Cerimonia civile fissata nella casa comunale per le 11.30 e a celebrarla sarà l’assessore Gianpier Chinellato, poi tutti al ristorante “Castello di Stigliano” a Santa Maria di Sala, con 120 invitati. Tra questi anche due spinetensi illustri, dai quali però attendono ancora conferma: Federica Pellegrini, impegnata in questi giorni alle Olimpiadi di Rio e Aldo Tagliapietra delle Orme. «Ogni giorno per strada la gente ci ferma, ci chiede notizie e ci fa le congratulazioni», afferma Lorenzo, «qualcuno ci dice che era ora che arrivasse questa legge». La prossima battaglia è per rendere possibili le adozioni di figli: «Non per noi, siamo ormai vecchi, ma per le giovani coppie che come noi sceglieranno di unirsi civilmente. A tutti diciamo: datevi da fare, ora sposarsi è possibile anche per noi gay».
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