Prime borseggiatrici per il Carnevale, rafforzati i controlli
VENEZIA. Sono una trentina, arrivano dai campi nomadi di Roma e Milano - in particolare da quello di Baranzate - e sanno che i giorni del Carnevale, con migliaia di turisti in arrivo in centro storico, può essere una festa anche per loro. Per questo le forze dell’ordine stanno in questi giorni rafforzando i controlli sulle borseggiatrici - le più giovani hanno 15 anni, le più anziane 28 - che vedono in Venezia la gallina dalle uova d’oro.
Un primo colpo è stato messo a segno ieri quando i vigili urbani del nucleo di polizia giudiziaria hanno fermato una ladra quindicenne, già nota alla forze dell’ordine. È successo in mattinata, alle 10.30, davanti alla stazione ferroviaria di Santa Lucia. Gli agenti, in abiti civili, hanno notato di donne entrare nel pontile Actv della linea 2 proprio quando stava arrivando il battello e le hanno poi viste uscire subito dopo che il vaporetto è ripartito. Una delle tre ragazze si è avvicinata al cestino dei rifiuti, ha estratto dallo scialle un portafoglio - rubato a una turista thailandese - e gettarlo nel cestino. Gli agenti sono intervenuti e l’hanno fermata. Lei ha risposto spiegando di avere 12 anni - e di non essere quindi imputabile - ma, sembrando la ragazza più grande, gli agenti hanno deciso, d’intesa con il magistrato di turno del Tribunale dei minori, di sottoporre la ragazza a un esame radiologico del polso per accertarne l’età ossea, pari a 15 anni. La ragazza è stata quindi denunciata.
Mercoledì sera invece erano stato i poliziotti del commissariato a intervenire verso le 18.30 sempre davanti alla stazione ferroviaria, controllando quattro giovani donne nomadi che bazzicavano per la stazione. Delle quattro ragazze identificate (di 21, 22, 24, e 26 anni), una è risultata essere destinataria di un divieto di ritorno nel Comune di Venezia, mentre su un'altra, residente in un campo nomadi di Milano, pendeva un mandato di cattura, sempre per borseggi. La donna, 26 anni, in stato di gravidanza, ha spiegato di avere alcuni dolori e per questo è stata accompagnata all’ospedale civile di Venezia, dove è stata ricoverata per accertamenti. La donna, su indicazione del pubblico ministero, è stata messa agli arresti domiciliari in ospedale. Nel 2015 sono state 64 le borseggiatrice colte sul fatto dai soli vigili urbani, di cui 37 arrestate. Questi sono i giorni più impegnativi per chi - tra polizia municipale, polizia, carabinieri e guardia di finanza - dà la caccia ai pickpocket, termine inglese per ladro di portafogli, usato ormai in tutte le città d’arte, anche italiane, per avvisare i turisti del rischio cui vanno incontro.
Le tre ragazze individuate ieri dalla sezione di polizia giudiziaria della Municipale fanno parte di un gruppo più ampio di nomadi, di origine croata o bosniaca, che fanno le pendolari dai campi nomadi di Milano, arrivando con il treno o anche in auto, avendo come punto di ritrovo il piazzale del bar all’ingresso della tangenziale di via Miranese, di fronte all’Amelia. Borseggiatrici in trasferta che però, nei periodo di maggiori lavoro, si fermano anche a dormire negli alberghi di via Piave, a Mestre.
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