Primarie, sobrietà e tetto alle spese
L’1 o il 15 marzo. Sono queste le possibili date delle primarie del centrosinistra che decideranno chi sarà il candidato sindaco della coalizione. Sfida prevista tra Felice Casson, senatore ed ex magistrato, l’avvocato veneziano Jacopo Molina; la “new entry”, ovvero il mestrino Nicola Pellicani, giornalista e segretario della fondazione intitolata al padre. E ancora il libraio indipendente Giovanni Pellizzato e il segretario di Rifondazione Comunista Sebastiano Bonzio.
Casson preme da tempo per accelerare sulle primarie, altri attendono. Ma il segretario comunale del Pd Emanuele Rosteghin ricorda a tutti «che la data non è una scelta che può essere dettata dalle preferenze personali, ma dalla necessità di garantire a tutti un percorso che sia trasparente e che veda una grande partecipazione. Le primarie sono solo l’allenamento e a noi interessa soprattutto vincerle le elezioni comunali».
Un punto fermo sulla data e le regole della competizione verrà messo lunedì 26 gennaio nella direzione comunale. Appuntamento fissato per ora alla federazione di via Cecchini ma si cerca una sala più grande. E il segretario comunale riguardo le regole, porterà una proposta concreta, quella che i candidati di queste primarie debbano attenersi tutti a un codice di autoregolamentazione che prevede, spiega lo stesso Rosteghin, «di puntare alla sobrietà che significa porre un limite alle spese per le campagne dei candidati e vietare i contributi da aziende che hanno avuto hanno appalti o rapporti con la pubblica amministrazione. Questo per dimostrare la nostra scelta di una campagna sobria che ci contraddistingua».
Da lunedì si aprirà un percorso scandito da tappe e impegni precisi per i candidati. A indire le primarie sarà il comitato formato da esponenti Pd e dei partiti della coalizione di centrosinistra che si presenteranno alle primarie. È a questo comitato di garanti che formalmente dovranno presentare la loro candidatura tutti coloro che vogliono concorrere alle primarie. E per farlo devono essere sostenuti da firme. La proposta che verrà discussa lunedì, spiega Rosteghin, prevede che un candidato esterno debba presentare almeno mille firme di sostenitori, e che, invece, un candidato sostenuto dal Pd debba aggiungervi le firme del 20 per cento degli iscritti (almeno 350 persone) o del 35 per cento dell’assemblea comunale del partito (ovvero circa una cinquantina di persone).
«Una raccolta che richiede tecnicamente almeno due settimane di tempo per la raccolta nei circoli e l’organizzazione di banchetti in piazza», dice Rosteghin. Il comitato dovrà certificare la bontà della raccolta firme e successivamente ufficializzare chi sono i candidati delle primarie di coalizione. La data migliore per il voto, ammette il segretario, sarebbe stata l’8 marzo ma vista la giornata di festa delle donne, tocca o anticipare o spostare di una settimana.
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