"Primarie prova di democrazia"

Il sindaco di Venezia Massimo Cacciari: "Voterò Orsoni perché apre al centro, ma stimo gli altri due"
Massimo Cacciari
Massimo Cacciari
VENEZIA. «Io alle primarie voterò Orsoni. Perché sono convinto che quella sia la linea politica da seguire, l’alleanza con le forze di centro. Di Fincato e Bettin ho grande stima, sono sicuro che alla fine collaboreranno». Il sindaco Massimo Cacciari lancia il suo appello al voto. E su Brunetta dice: «Il Comune a palazzo Ducale? Si faccia mettere una seggiola sotto il quadro del Tintoretto, non può essere da meno». E’ il giorno delle primarie. E dopo mesi di polemiche si contano i voti. Chi vince sarà il candidato del centrosinistra per la poltrona di sindaco. E sfiderà il ministro Brunetta alle elezioni del 28 e 29 marzo. Ultimi appelli. Bettin sceglie you tube con Moni Ovadia, Fincato e Orsoni le lettere ai cittadini.


Sindaco Cacciari, queste primarie sono importanti?

«Sì, perché sono un esercizio di vera democrazia, si dà la parola ai cittadini. Con tutte le difficoltà di questo mondo, sono strumenti di decisione democratica, non autoritaria come il centrodestra. E poi non saranno primarie finte, oggi si sceglie davvero».


Il candidato.

«Non solo. Anche la linea politica, opzioni diverse. Orsoni esprime una linea di reale apertura al centro».


A chi va il suo appello?

«Né appelli né messaggi. Si deve scegliere responsabilmente fra due linee politiche nettamente diverse».


Destinate a collaborare.

«Ma come ben sapete l’ultima parola è sempre del sindaco, che è il capo della coalizione ed esprime la sintesi e l’equilibrio. Orsoni secondo me è la persona giusta».


Qualcuno dice che Brunetta è più aggressivo e politicamente più esperto».

«Può essere un handicap. Questa è una partita amministrativa. La gente conosce i candidati e i problemi. Non bastano gli slogan e le grida. Brunetta lo sa, non credo che farà una campagna elettorale di questo tipo».


Intanto ha annunciato il trasloco del Comune da Ca’ Farsetti a palazzo Ducale
.

«Bene, ottimo. Io gli consiglierei la Sala del Maggior Consiglio. Anzi, si metta la seggiola sotto il Paradiso del Tintoretto. Mi pare il minimo per lui».


Ma il trasloco è possibile per legge?

«Con Berlusconi tutto è possibile».


Dice Brunetta che finalmente adesso lo Stato garantirà i finanziamenti.

«Io non userei questi argomenti. La gente ha una sua dignità. Che significa dire che adesso se ci sarà l’amico del governo i soldi possono arrivare? Vorrei chiedere a Gianni Letta l’uomo che stimo lì dentro, cosa ne pensa. Visto che i fondi non promessi ma stanziati nel dicembre 2008 arrivano solo in questi giorni. Stiamo superando i limiti della decenza».


Ce la farà Brunetta a fare il sindaco e anche il ministro?

«Se lui si sente superman benissimo. Del resto abbiamo una legge ridicola, che vieta di fare il deputato e il sindaco, ma non l’europarlamentare o il ministro e insieme il sindaco. Posso fare l’avvocato e il sindaco, ma non il professore. Una barzelletta».


Fatto sta che il centrodestra scalda i motori.

«Stiano attenti a non mostrare troppo i muscoli. Puo essere dannoso. La gente vuole soluzioni ai problemi. Mi augurano che facciano i prepotenti».


Se il vostro candidato alle primarie vince di poco cambia qualcosa?

«Assolutamente no. Ma già da lunedì bisogna cominciare a lavorare».


Lei sosterrà chi vince?

«Darò una mano, anche se credo che chi fa il sindaco o il presidente deve mantenere un certo stile, non scendere in campo».


Brunetta stavolta può farcela.

«Non credo proprio. Sono fiducioso che ce la faremo».

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