Primarie del centrosinistra, il trionfo di Felice Casson: "Ora inizia il lavoro vero"

VENEZIA. E' Felice Casson il vincitore delle primarie per il candidato sindaco del centrosinistra a Venezia. Una vittoria netta e omogenea, sia in centro storico che in terraferma: l'ex magistrato, adesso senatore del Pd, raccoglie il 55,62% delle preferenze dei circa 13 mila veneziani che sono andati a votare. L'avversario Nicola Pellicani si ferma al 24,42% mentre il "terzo incomodo" Jacopo Molina ha raggiunto il 19,96% dei voti. In termini di voti assoluti ecco i dati: Casson 7.168 voti, Pellicani 3.147 voti e Molina 2573 voti.
Qui tutti i dati seggio per seggio
Le prime dichiarazioni. Per una volta sorridente Felice Casson ha commentato il risultato delle primarie senza perdere la sua capacità di analisi: "E' un voto omogeneo e questo è un buon risultato. Adesso dobbiamo restare uniti perché se il centrosinistra è unito non c'è spazio per il centrodestra in questa città". Nicola Pellicani ha riconosciuto la sconfitta e fatto le congratuazioni all'avversario: "La nostra proposta politica ora resta a disposizione della città". Il segretario del Pd metropolitano Marco Stradiotto ha chiosato: "Adesso tutti uniti per vincere".
I risultati in diretta. Ecco il racconto delle primarie e i risultati in diretta attraverso il liveblog a cura di Marta Artico, Francesco Furlan, Claudio Malfitano e Vera Mantengoli.
Le immagini della festa di Felice Casson
La delusione nella sede di Nicola Pellicani
L'andamento dell'affluenza alle primarie nel Comune di Venezia
Il voto dei tre candidati.
Alle urne a Venezia.
Il voto a Mestre
La giornata di voto. Buona affluenza alle primarie del centrosinistra. Sono 9.143 i votanti alla rilevazione della 17, un dato in linea con le precedenti primarie (9.308). Alle 12 la prima rilevazione fa segnare 5.057 elettori, più che nel 2010.
Trentasei i seggi allestiti in città: si può votare dalle 8 alle 20, presentandosi con un documento, certificato elettorale e 2 euro. Sono, invece, 313 gli stranieri residenti in città che hanno ottenuto il via libera al voto, dal collegio di garanzia, dopo una verifica dei documenti allegati alla loro richiesta: una procedura per blindare le primarie da qualsiasi polemica.
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