Prima Tiffany, poi bar Venezia e ora “Gusto”. «A San Donà tris di locali in centro per dare un segnale»

SAN DONA' DI PIAVE. Nuova caffetteria, panificio e pasticceria “Gusto”, i gestori del bar Tiffany in piazza Indipendenza fanno il tris. Dopo il Tiffany davanti al municipio affacciato sull’agorà principale, quindi il bar Venezia in galleria Progresso, Giovanni Zamuner e Gionni Sorrentino hanno investito anche sulla riapertura della caffetteria di via Jesolo, ex panificio-bar Brollo, che ora diventerà “Gusto”. Riapre i battenti dopo la chiusura improvvisa e dovrebbe essere inaugurato la prima settimana di febbraio. Il primo del mese, se tutto andrà per il meglio.
Giovanni e Gionni sono tra i nuovi e giovani imprenditori che hanno deciso di investire nelle potenzialità di San Donà, pur ancora in zona arancione e con tante restrizioni in vigore. «È un momento molto difficile» spiegano «e noi stiamo tenendo duro, con i nostri due locali aperti. Abbiamo avuto questa nuova opportunità e pensato di crederci subito. Così riapriremo a breve, possibilmente già il primo febbraio, anche per dare un segno. Presto le restrizioni si allenteranno e San Donà tornerà a vivere con un centro cittadino vivace in cui i bar e caffè saranno fondamentali per il vivere sociale».
San Donà sempre più “città dei bar”. A breve distanza, nei locali dell’ex gastronomia in via Ancillotto, aprirà un altro caffè, Gift, sempre a febbraio. E in corso Trentin, nell’ex negozio di calzature Tita Fumei, dovrebbe aprire un’osteria con vini e degustazione di prodotti tipici della cucina veneta. Nella zona commerciale, il centro Sme ha avviato i lavori per la ristrutturazione e creazione di spazi per l’esposizione e degustazione di prodotti locali, quindi farmacia e nuovo bar che saranno pronti entro l’estate ad arricchire la zona commerciale.
C’è fermento in città anche per i lavori di pavimentazione nella zona a traffico limitato di corso Trentin, che finiranno per l’estate, e dove dovrebbe aprire una nuova pizzeria al taglio, forse anche altre attività. Dei 550 locali commerciali in città, solo una sessantina oggi sono chiusi.
Il sindaco, Andrea Cereser, ritiene che i numeri siano incoraggianti e che ci sia la reale possibilità di una ripresa. Ci sono zone in centro che stanno già vivendo una consolidata ripresa, come via Ancillotto, dove ai negozi storici quali Telepoint per la telefonia, o anche la gelateria Dolce&Gelato, si stanno aggiungendo varie altre attività che stanno rinforzando l’offerta commerciale in centro.
La sfida futura sarà riaprire i negozi nella galleria Bortolotto che è stata il salotto della città per decenni prima dell’avvento dei centri commerciali. Un tentativo di rilancio, con il bando “vuoti a rendere”, c’è stato anche in galleria Vidussi e galleria Leon Bianco.
Ci sono stati anni difficili in cui il centro ha sofferto la concorrenza delle grandi zone commerciali e dell’outlet di Noventa, poi la pandemia con il lockdown ha dato il colpo di grazia, ma i segnali incoraggianti non sono mancati. Dalle nuove terrazze in piazza Indipendenza all’asporto: quando le restrizioni termineranno San Donà dovrebbe davvero vivere questa attesa rinascita. —
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