Prima pietra per il nuovo oratorio

Maerne. Lunedì la cerimonia. Don Paolo: «Servirà ai giovani della comunità»

MAERNE. Lunedì sarà il giorno della posa della prima pietra del futuro oratorio della parrocchia di Maerne: sarà intitolato a San Massimiliano Kolbe.

Dopo le vicende della scorsa primavera, prima con la questione del capannone, poi il conseguente rinvio della delibera per dare il via ai lavori, nei giorni scorsi è stato aperto il cantiere ma il mattone numero uno sarà messo domani. La cerimonia sarà preceduta da una settimana dove la parrocchia, alle 20.30, si riunirà il preghiera, mentre da domenica a lunedì mattina ci sarà una veglia notturna. Proprio il giorno dell’immacolata, alle 9.30 sarà celebrata la messa dal vice postulatore delle cause dei santi per l’Ordine dei Frati minori conventuali, padre Giorgio Laggioni, e seguirà la benedizione. Alle 20.30 dello stesso giorno, si terrà un concerto in chiesa. «La nostra comunità», spiega il parroco don Paolo Magoga, «conta su 8 mila abitanti e con un’età relativamente giovane. Per questo era urgente realizzare una nuova struttura che diverrà, di fatto, un ampliamento di quella esistente. Ciò permetterà di aumentare e migliorare non solo l’accoglienza dei ragazzi ma anche quella di anziani e disabili». La nuova struttura sorgerà su due piani. Sono previsti un salone di 200 metri quadri per circa 200 posti, sei stanze per il catechismo e altre ancora a uso magazzino per un totale di 800 metri quadri di superficie. Il progettista è l’ingegner Pietro Niero, la ditta esecutrice è la M.L. Costruzioni di Salzano e se tutto procederà al meglio, il centro sarà aperto tra un anno, massimo gennaio 2016. Spesa prevista circa un milione di euro a carico della parrocchia, che spera di ottenere qualche fondo dalla Regione. Per eventuali offerte, si può usare il seguente Iban in Banca Santo Stefano: IT08 S089 9036 1600 0701 0000 0001.

Alessandro Ragazzo

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia