Prima nuotata della vacanza donna annega alle 7 del mattino
Una turista svizzera è morta a Caorle davanti la spiaggia di Ponente. Inutili i tentativi di rianimarla due bagnini hanno sentito le sue urla: «Ci siamo gettati subito in acqua ma non c’era più nulla da fare»
DINELLO - DINO TOMMASELLA - CAORLE - IL TRATTO DI SPIAGGIA DOVE E' MORTA LA PERSONA
CAORLE. Una nuotata in mare nella splendida acqua del primo mattino. Invece quella che doveva essere una domenica meravigliosa nella prima giornata di vacanza si è trasformata in tragedia. Prima morte in acqua nella stagione estiva 2017: tragedia sulla spiaggia di Ponente. Una turista svizzera in vacanza da poche ore è morta: si è tuffata in acqua alle 7, sentendosi male.
La donna è stata soccorsa da personale della Caorle Spiaggia di fronte all’arenile di piazza De Gasperi. Inutili i soccorsi, aveva 74 anni. Sul posto carabinieri, Suem 118 e guardia costiera. La sfortunata signora si chiamava Elisabeta Schutz e aveva 74 anni. La sua salma giace nella cella mortuaria di Caorle dopo la rimozione avvenuta grazie alla ditta Ste. Bi. .
Alloggiava all’Hotel Tritone, posto all’angolo tra via Amerigo Vespucci e piazza Alcide De Gasperi, una delle più conosciute e frequentate nella zona di Ponente. La donna era arrivata il giorno prima, sabato, in compagnia della sorella e dell’amica che ora la piangono. Schutz si era svegliata di buon mattino, non vedendo l’ora di arrivare sulla spiaggia e di fare il primo bagno della vacanza. Qualcosa però è andato storto, la donna è stata colta da malore. Ha fatto in tempo a gridare in italiano “aiuto aiuto”. Lo hanno raccontato, in una drammatica testimonianza, i bagnini della Caorle Spiaggia. In quel momento, infatti, non era attivo il servizio di salvataggio, i cui bagnini arrivano solitamente alle 9. Tuttavia anche gli assistenti bagnanti di terra sono perfettamente addestrati per il soccorso in mare. «La spiaggia era praticamente vuota a quell’ora e io ero appena arrivato», spiega il bagnino che per primo ha soccorso la donna, il caorlotto Mario Milan, 53 anni, dal 1989 bagnino in spiaggia, «ho sentito una richiesta di aiuto e mi sono subito calato in acqua, chiamando di supporto anche un mio collega. È probabile si sia sentita male. Tuttavia quando è stata tratta a riva abbiamo capito che non c’erano molte speranze».
I tentativi di rianimazione sono stati lunghi ma purtroppo inutili, la donna presentava “asfissia pallida” dovuta ad arresto cardiaco. Dopo un’ora circa è stato dichiarato il suo decesso. La salma è stata trasferita all’obitorio in attesa del nulla osta della magistratura ed entro questa mattina sarà a disposizione dei familiari per il trasferimento nella confederazione elvetica.
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