Prima campanella, tutti in classe ma c’è carenza di prof di sostegno

Nomine di ruolo e graduatorie esaurite: i presidi stanno convocando i supplenti in questi giorni Alunni disabili in costante aumento, l’Anffas denuncia: «Molto poche le ore che passano in aula»
Di Francesco Furlan
Liceo "Giordano Bruno" Mestre. Studenti primo giorno di scuola.
Liceo "Giordano Bruno" Mestre. Studenti primo giorno di scuola.

Si torna a scuola: oggi suona la campanella per l’esercito di 101 mila studenti del Veneziano degli istituti statali. Tra i soliti problemi del mondo dell’istruzione ce n’è uno che merita attenzione e di cui si parla poco: aumenta il numero degli studenti disabili e degli insegnanti di sostegno. Sono 2.575,, pari al 2,5% del totale. «Studenti disabili che», come spiega la presidente dell’Anffas Graziella Lazzari Peroni «saranno in classi sovraffollate e in molti casi trascorreranno la maggior parte del tempo tra disabili, nelle aule per il sostegno, come ci raccontano molti genitori, specie nelle scuole superiori».

I dati degli alunni. Il numero di alunni disabili nelle scuole statali è in costante aumento: erano 2.283 nell’anno scolastico 2011-2012, e sono cresciuti del 12,8% negli ultimi tre anni fino ad arrivare ai 2.575 di oggi. Un aumento dovuto in parte all’estensione dell’obbligo scolastico a 16 anni, e in parte perché, come ragionano all’Anffas, i genitori sanno che «dopo la scuola c’è il baratro» perché non ci sono strutture o servizi adeguati per i giovani disabili «e quindi molte famiglie cercano di tenerli a scuola il più possibile anche se spesso le cose non vanno come dovrebbero andare». A fronte dell’aumento degli studenti c’è stato anche un incremento dei docenti di sostegno: dai 1139 dell’anno 2011-2012 ai 1366 dell’anno scolastico che inizia oggi, comprese le ultime 188 nuove nomine, che hanno di fatto svuotato la graduatoria provinciale, dando un contratto a tempo determinato a molti docenti fino a ieri precari. Tuttavia di precari ce ne sono ancora molti. Dei 1336 posti di sostegno infatti sono 444 quelli concessi in deroga, affidati a supplenti annuali.

Graduatorie e supplenze. E poiché le graduatorie delle immissioni in ruolo - come dicevamo - sono andate esaurite, i dirigenti scolastici dovranno nominare i docenti delle graduatorie d’istituto. Le convocazioni sono iniziate in questi giorni e con ogni probabilità, secondo Carlo Forte della Cgil, i dirigenti ci impiegheranno tutta la settimana per convocare maestri e professori. «Bisogna dare atto al ministro dell’Istruzione Chiara Carrozza di aver cominciato a stabilizzare i docenti di sostegno precari», dice Forte, «ma il fatto che ci siano ancora 444 posti in deroga dimostra l’urgenza del problema». Inoltre i dirigenti, scegliendo tra le graduatorie d’istituto, si troveranno anche nelle condizioni di dover chiamare personale non specializzato, senza contare l’ulteriore beffa: «Le graduatorie d’istituto sono appena state rinnovate, ma non sono ancora pronte», spiega Forte, «quindi i dirigenti scolastici chiameranno i docenti da quelle vecchie fino a quando non saranno pronte le nuove graduatorie, e dovranno essere ri-assegnate le cattedre». Un alunno quindi potrebbe avere un docente per un mese, e poi trovarsene con uno diverso fino alle fine dell’anno scolastico.

L’Anffas. «Il vero problema», spiega la presidente dell’associazione, «è che l’inserimento negli istituti, soprattutto nelle scuole superiori, si limita a far trascorrere il tempo ai ragazzi disabili nelle aule di sostegno, quindi tra di loro, e non nelle classi alle quali sono davvero inseriti e così i ragazzi disabili restano tra disabili. In questo campo la scuola sta facendo passi indietro, e non in avanti, e denota come non sia ancora stata raggiunta la maturità civica che servirebbe».

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