Prigionieri degli sbandati in via Torino

La denuncia delle commesse che lavorano in zona: una è stata minacciata con il coltello, da allora chiede al fratello e al fidanzato di starle vicino
Silvia Pettenati titolare del Wunder Bar
Silvia Pettenati titolare del Wunder Bar
MESTRE. Non solo la zona della stazione, ma anche quella all’angolo tra via Torino e Corso del Popolo è una zona difficile di Mestre, dove chi vive e lavora deve convivere con una situazione di degrado ormai insostenibile. Silvia Pettenati, contitolare del Wunder Bar in via Torino, racconta che ogni giorno c’è un presidio stabile di persone che bivaccano sulle panchine davanti al supermercato Interspar, creando degrado e sporcizia. «Il giorno prima dell’inaugurazione del supermercato, appena posate le panchine», ricorda, «un gruppo di persone si è stabilito nella zona e da quel momento non ha più lasciato l’area».
 
«Sindaco, vieni a trovarmi in via Piave»
Paolo Antonini e volanti della polizia in via Piave
 
Si tratta per lo più di clochard. «Se ci lamentiamo per quello che vediamo ogni giorno ci dicono che siamo razzisti, ma io rispondo sempre che l’educazione non ha colore». Anche chi lavora negli altri esercizi della zona è preoccupato per la pericolosità dell’area: la sera ci sono molti sbandati e senzatetto che occupano i parcheggi, bevono e minacciano i passanti, e molte persone hanno paura a rimanere sole la sera all’uscita dal posto di lavoro. Una ragazza che lavora in un bar di via Torino racconta che ha chiesto al fidanzato di venirla a prendere tutte le sere, perché troppe volte ha subìto minacce o molestie verbali.
 
C’è chi ricorda ancora la maxi rissa davanti al McDonald’s, quando una decina di giovanissimi erano arrivati alle mani, facendo finire tre di loro al Pronto soccorso. Ma ad avere avuto l’esperienza peggiore è probabilmente una commessa dell’erboristeria Argania di via Torino. La ragazza è stata minacciata con un coltello all’interno del negozio da un malvivente di origini nordafricane: con l’arma alla gola, è stata immobilizzata dall'uomo che ha aperto il registratore di cassa per sottrarne le banconote (cento euro in tutto), per poi scappare in pochi secondi. Da quel giorno la commessa non si fida più a rimanere sola in negozio e quando non è presente la collega è costretta a chiedere al fratello o al fidanzato di rimanere nei dintorni per poter intervenire in caso di emergenza. Una zona con molti problemi insomma, in un’area che dopo la bonifica e i lavori di riqualificazione, la costruzione dell’ipermercato e della Hybrid Tower, dovrebbe diventare una zona di prestigio e un centro importante di Mestre, ma ancora convive con problemi sicurezza.
 
Spacciatore fermato due volte in quattro ore
 
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