Prezzi, la benzina aumenta. Ponte dell'Immacolata a casa

Ecco quanto costa il pieno nelle stazioni di servizio attorno a Mestre grazie all'indagine dell'Adico. Tra le più economiche e le più care una differenza di 10 euro
Un benzinaio alla pompa di benzina, riceve un biglietto da 100 euro per il pagamento del carburante da un cliente, 12 marzo 2012 a Pisa. ANSA/FRANCO SILVI
Un benzinaio alla pompa di benzina, riceve un biglietto da 100 euro per il pagamento del carburante da un cliente, 12 marzo 2012 a Pisa. ANSA/FRANCO SILVI
MESTRE. Mentre continua a prevalere in Italia un clima di incertezza, accresciuto dagli esiti del referendum, il ponte dell’Immacolata non registra un boom di partenze da parte delle famiglie della nostra provincia verso le località turistiche e d’arte. 
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Secondo la consueta indagine svolta dall’Adico consultando i propri soci (194 i questionari compilati all’interno dell’associazione) quest’ anno solo una famiglia mestrina su quattro sfrutterà il Ponte, con una diminuzione dell’8% rispetto allo scorso anno, quando un terzo del campione preso in esame aveva dichiarato di andarsene via qualche giorno per l’Immacolata.
 
 L’indagine – che non utilizza modalità statistiche ma indica comunque trend consolidati e realistici – parla chiaro: i soldi sono pochi, gli impegni lavorativi non permettono pause e, in più, le vacanze vere si faranno più avanti, fra Natale e Capodanno.
 
In tale ambito, chi parte in auto non può godere delle buone notizie giunte a dicembre 2015 quando il nostro monitoraggio rivelò che a Mestre il costo del carburante era calato del 10% rispetto all’anno prima. Invece l’analisi effettuata oggi a Mestre dall’Adico evidenzia un aumento del prezzo alla pompa che si attesta attorno al 3,6%.
 
Prendiamo come esempio i distributori che presentano i prezzi più cari rispetto e quelli più convenienti fra quelli che siamo andati a visitare in terraferma. Il gruppo delle pompe bianche della zona Terraglio (Vega e Auchan) proponeva oggi per la verde un costo al litro di 1,409 euro mentre la Tamoil di via Forte Marghera arrivava fino a 1,609 euro al litro. L’anno prima Vega e Auchan sempre per la benzina si fermavano a 1,384 euro al litro, la Tamoil a 1,529. Insomma, se lo scorso dicembre per un pieno da 50 litri si sborsavano in media 72,83 euro, adesso la cifra media è lievitata a 75,45, circa 3 euro in più.
Fermo restando che scegliendo il distributore più economico (70,45 euro per un pieno di 50 litri in zona Terraglio) rispetto a quello più costoso (80,70 euro alla Tamoil di via Forte Marghera) anche oggi si può risparmiare il 16% (10,25 euro).
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Tornando all’indagine dell’Adico, come detto 3 famiglie su 4 non andranno via per il Ponte. Nello specifico, il 15,8% del campione non parte perché non ha soldi, il 47,4% ha altri impegni, in particolare di lavoro, il 26% non è interessato a sfruttare questo ponte, il restante 10,5% ha diverse motivazioni non specificate.
 
Fra chi si muove, la metà (51,2%) starà via più di tre giorni, fino a domenica compresa. Uno su tre (32,4%) starà via tre giorni, il 16,6% del campione se ne andrà via due giorni. E, ancora: il 31% andrà via in coppia, un altro 28% in coppia con i figli, il 17% da solo, 24% da solo con i figli. Ma dove andranno i vacanzieri dell’Immacolata? il 73% resterà in Italia, il 19% in Europa, l’8% andrà altrove nel mondo. Per quanto riguarda l’investimento economico, l’88,4% intende spendere meno di 250 euro e persone, l’11,6% fra i 250 e i 500 euro.
 
La crisi si fa ancora sentire – conferma Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – e anzi, dalla nostra indagine, risulta che il numero di famiglie in partenza per il ponte è in diminuzione. Di sicuro molti di quelli che se ne andranno in vacanza hanno prenotato da tempo, magari puntando sull’aereo e sui biglietti low cost. Ora attendiamo di vedere cosa succederà a Natale, altro termometro importante per capire se la crisi, reale o percepita, sia ancora pressante, come ci conferma la nostra attività quotidiana che vede nella nostra sede la presenza di cittadini in difficoltà per i pagamenti continui a cui sono chiamati a onorare non solo da parte dello Stato ma anche da altre realtà, come i fornitori di gas ed energia elettrica”. 

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