Prezzi diversi per i veneziani e i "foresti": scatta la denuncia alla Commissione Europea

VENEZIA. Prendiamo una famiglia di due adulti e due bimbi: per un viaggio di andata e ritorno in vaporetto dalla Ferrovia a piazzale Roma, i residenti pagano 10,4 euro. I turisti il quintuplo: 56 euro. E lo stesso dicasi per gli ingressi ai musei, la pipì nei bagni pubblici, l'uso del wi-fi pubblico. Una situazione conclamata, quella della disparità di prezzi tra veneziani e “foresti”, che ora arriva dritta al vaglio della Commissione Europea. La notizia è stata riportata dalla Stampa, in un articolo a firma di Stefano Rizzato. A depositare la denuncia all'Europa è stato un cittadino belga che evidentemente deve essere stato in visita a Venezia e deve essere ripartito, suo malgrado, con il portafogli svuotato. Secondo la denuncia, Venezia violerebbe gli articoli 12 e 49 dei trattati Ue. Una violazione definita “strutturata e sistematica”.

Piazza San Marco, quattro caffé e tre amari: 100 euro

Scontrino-choc pubblicato su Facebook da una comitiva romana che sabato si trovava a Venezia

“Immaginate se lo facessero Parigi, Londra, Roma”, osserva l’autore della denuncia, così come riportato dalla Stampa, “I trattati europei impongono libertà di circolazione e parità di trattamento per tutti i cittadini Ue. L’Italia è stata già condannata nel 2003 per i musei e i prezzi diversi in base alla nazionalità. La residenza rientra nella stessa casistica. Venezia è unica in Europa. E applica persino un suo “ius soli”, con l’ingresso gratuito ai musei civici pure per chi è solo nato in città”.

La denuncia sarebbe dettagliatissima, con tanto di simulazione del costo di qualche ora a Venezia – tra la visita a Palazzo Ducale, due viaggi in vaporetto, due puntatine in bagno e un accesso a Internet tramite wi.fi. La famiglia veneziana di quattro persone spenderà circa 12 euro, quella non residente 136. E a poco valgono i tentativi di difesa da parte delle istituzioni veneziane che si appellano alle ondate di turisti e al relativo surplus di personale, servizi e quant'altro che si deve mettere in campo per quella che, nei momenti clou della stagione, è una vera e propria invasione. Non è certo un bel biglietto da visita per la città più bella del mondo.