Prezzi alle stelle, boom di seconde case

A Venezia solo il 13% ricorre a un mutuo. I residenti rinunciano, stranieri e acquirenti ricchi pagano in contanti
Di Enrico Tantucci
Agostini Interpress Venezia, 26.07.2007.- Curva del Canal Grande .-
Agostini Interpress Venezia, 26.07.2007.- Curva del Canal Grande .-

A Venezia i prezzi delle case restano i più alti d'Italia e la diminuzione, che pure la crisi ha portato, è stata inferiore rispetto al resto del Paese. Ma gli acquisti che ancora si verificano riguardano quasi esclusivamente le seconde case. Lo rileva l'Osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma - il noto istituto di ricerche e statistiche - che ha reso note in questi giorni le ultime rilevazioni.

Un dato, più degli altri, lo dimostra. In centro storico, solo il 13 per cento degli acquisti di un'abitazione è associato a un mutuo, rispetto al 41 per cento della media nazionale riscontrata nelle tredici principali città italiane. Non sono quindi famiglie che hanno bisogno di ricorrere a un prestito bancario, ma soggetti a buon potere d'acquisto che possono permettersi di pagare in contanti, come appunto, i numerosi cittadini stranieri (e in parte italiani) che vogliono e possono permettersi un pied-à-terre a Venezia. Basta infatti spostarsi a Mestre, per vedere che gli acquirenti di abitazioni che fanno ricorso a un mutuo, per poterselo permettere salgono al 62 per cento, coprendo così circa il 70 per cento del peso dell'acquisto complessivo.

«Le dinamiche forti in città sono due», ha già dichiarato l'assessore comunale alla Casa Bruno Filippini, «quella del turismo e quella dello spopolamento del centro storico: i prezzi degli alloggi sono così alti da scoraggiare i nostri concittadini all'acquisto e chi una casa ce l'ha tende a trasformarla in una struttura ricettiva». La politica comunale per alloggi in social housing, che tendano a favorire nella ricerca di una casa proprio le giovani coppie o le famiglie con un reddito non sufficiente ad acquistare ai prezzi correnti, segna però ancora il passo.

Le variazioni annuali dei prezzi degli immobili a Venezia, secondo i dati di Nomisma, restano pertanto abbastanza contenute: si va dal -1.9 per cento per gli alloggi di maggior pregio a un massimo del -5,4 per cento per altre tipologie di immobili. Nonostante la crisi, che si fa sentire anche in laguna, la flessione delle compravendite nel 2012 è stata del 21 per cento contro il 25,7 per cento della media nazionale. I tempi medi di vendita per abitazioni nuove sono di 8,6 mesi a Venezia e di 12 a Mestre e scendono lievemente per gli alloggi usati, Per uffici e negozi sono di 9 mesi a Venezia e di 14 e 12 mesi a Mestre. Molto più bassi i tempi medi di attesa per un abitazione in affitto, tra i 3 e i 4 mesi sia a Venezia, sia a Mestre.

In centro storico, per la vendita di alloggi nuovi o ristrutturati in zone di pregio, come il Canal Grande, San Marco o l'Accademia si va da un minimo di 5450 a un massimo di circa 7900 euro al metro quadro. Prezzi che possono scendere di un migliaio di euro al metro quadro per alloggi usati ma abitabili. Per quanto riguarda i negozi, sempre in zone di pregio, come San Marco, il prezzo medio di vendita va dai 10.500 ai 17.100 euro al metro quadro, mentre i canoni di affitto - per lo stesso tipo di negozi - va dagli 813 euro annui ai 1347 sempre al metro quadro, con un rendimento potenziale lordo annuo che sfiora l'8 per cento.

Nomisma, infine, sottolinea che si confermano fosche le percezioni degli operatori riguardo l’andamento del mercato residenziale anche per i prossimi sei mesi. Insomma, si prevede nero anche il futuro.

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