Previsioni meteo, sbaglia anche l’App del Comune
JESOLO. Un’altra giornata di previsioni sbagliate sotto il sole di Jesolo. Il sindaco Valerio Zoggia si è sfogato: «Piuttosto che farle in questo modo farebbero meglio e non farle proprio». Caso ha voluto che anche l’applicazione tutta cittadina, “J. Meteo”, sbagliasse ieri con tante nubi sulla città che in realtà era baciata da un sole caldo e piacevole. «Nonostante le nubi virtuali in rete, a Jesolo splendeva in diretta un bel sole», ha rilevato Daniele Bison della civica Jesolo, «allora mi rivolgo alle istituzioni per rimarcare che questi siti, anche quello comunale con la sua applicazione paradossalmente, non possono essere attendibili e in questo caso è ancora più grave. Adesso ci stiamo organizzando con i cittadini per pubblicare sui social foto e aggiornamenti in tempo reale sulle condizioni meteo nella nostra città. Basterà essere sempre di più a farlo, per creare una rete sul web cui potranno accedere da tutta Italia ed Europa. Basterà una foto scattata la mattina e poi pubblicarla sui social come saluto alla città. Un sistema empirico, ma efficace».
Lo scorso weekend le previsioni erano state incerte, ma non avevano completamente sbagliato. In ogni caso non era un fine settimana da tutto esaurito e non lo sarà neppure il prossimo, quindi l’affluenza non sarebbe stata particolarmente condizionata. I problemi saranno da fine di maggio in poi, quando i turisti sono particolarmente sensibili alle previsioni consultate prima di prenotare e partire. Il sindaco Zoggia è perplesso: «Sono troppi gli errori, adesso i vari siti devono avere la correttezza di pubblicare anche le percentuali di attendibilità. Altrimenti non pubblichino più nulla perché noi non faremo cause, ma certo loro faranno più bella figura».
Una posizione che ha trovato concorde anche il presidente dell’Aja, Alberto Maschio. Il presidente Luca Zaia aveva subito cavalcato l’onda di polemiche partita da Jesolo annunciando cause e richieste si danni e alimentando una polemica infinita che dura ormai da diversi anni senza trovare soluzione. Perché una stazione meteo comunale costa tanto per le apparecchiature e soprattutto i controlli e il personale.
Il presidente di Federalberghi Veneto, Marco Michielli, ha sottolineato come sui siti meteo ci sia spesso l’obiettivo di aumentare le visite e connessioni, cambiando previsioni di continuo per incuriosire chi naviga in rete, con il risultato di clamorosi errori. E ha suggerito di affidarsi alle previsioni Arpav, più attendibili perché al massimo allargate a tre giorni e non a sette o addirittura quindici come su certi siti meteo.
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