Prete ricattato per un dvd porno Due arrestati per estorsione

L’uomo e la donna frequentavano la parrocchia ed erano aiutati economicamente Hanno usato il computer della canonica, confezionato un dischetto osé e preteso ventimila euro
Di Giorgio Cecchetti
sporcaccione guarda le donnine in internet - La donna e' stata filmata di nascosto durante un rapporto sessuale consenziente Il video e' stato pubblicato con nome cognome indirizzo e telefono
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Ancora una volta un ricatto ad un parroco, un ricatto sessuale, una trappola, però, nella quale il sacerdote non è caduto. Il religioso, che a capo di una parrocchia nell’hinterland di Mestre, ha avvertito la Guardia di finanza di Mirano e così le fiamme gialle hanno arrestato due persone, entrambi residenti a Mira, un uomo e la fidanzata del fratello, che si era prestata a svolgere il ruolo di postina e che, quando ha capito ciò che stava accadendo, ha raccontato tutto al pubblico ministero Paola Mossa. La rappresentante della Procura ha chiesto la convalida dei due arresti al giudice (la donna, comunque, si trova già agli arresti domiciliari grazie alla collaborazione che ha fornito): probabilmente saranno sentiti lunedì. L’accusa per entrambi è quella di estorsione.

L’uomo e la donna frequentavano la parrocchia e il prete dava loro una mano dal punto di vista economico, così i due sono entrati in confidenza con il parroco e presumibilmente hanno anche potuto usare il computer della canonica e, stando alla ricostruzione degli inquirenti, potrebbero essere venuti a conoscenza dei siti che da quella postazione informatica venivano cliccati.

Naturalmente quel computer lo avrebbe utilizzato il parroco ma, com’è stato possibile per i due arrestati, anche molti altri frequentatori della parrocchia l’avrebbero utilizzato. L’uomo e la donna, però, avrebbero riprodotto in un dvd alcune immagini particolarmente osé e con quello si sarebbero presentati al prete, chiedendogli 20 mila euro per non divulgare la notizia che lui frequentava i siti porno grazie al computer della parrocchia.

Nessuno ancora sa davvero che cosa contenga quel dischetto: agli inquirenti non interessa se davvero il dvd contenga immagini pornografiche e ancor meno se a navigare in siti poco onorevoli per un prete sia stato il prete o qualche parrocchiano. La Guardia di finanza, infatti, non compie accertamenti sulla moralità dei sacerdoti o dei fedeli.

Quando il parroco si è presentato per denunciare quello che gli stava capitando si sono limitati a compiere controlli sul conto dell’uomo e della donna, ad appurare se la loro richiesta di denaro, accompagnata dalle minacce di rendere pubblico il contenuto del dvd, fossero reali. Quando hanno capito che lo erano, sono state le fiamme gialle di Mirano ad organizzare la trappola per i due presunti estorsori.

Hanno suggerito al prete di accettare lo scambio dischetto-denaro, pur consigliandolo di trattare sul prezzo, visto che la cifra era piuttosto considerevole. Il sacerdote ha accolto i suggerimenti e ha preso accordi: all’appuntamento in canonica, però, si è presentata soltanto la donna. Quando il religioso le ha consegnato la busta con i soldi, sono comparsi i finanzieri e sono scattate le manette. Dopo il primo arresto, è arrivato il secondo, anche perché la donna - spaventata - avrebbe raccontato che l’aveva mandato e avrebbe riferito che a ideare il ricatto al prete con la richiesta dei soldi non era stata lei, bensì il fratello del fidanzato. Ieri pomeriggio, accompagnata dai finanzieri di Mirano, è arrivata in Procura ed è stata interrogata, alla presenza del suo avvocato difensore, dal pubblico ministero, che evidentemente prima di chiedere la convalida dell’arresto dei due per il grave reato di estorsione ha voluto ricostruire la vicenda dalla sua viva voce.

Non è la prima volta che nella nostra provincia i religiosi vengono presi di mira. Era accaduto due anni fa al parroco di Robegano: due sbandati gli avevano chiesto aiuto, l’avevano ottenuto, ma l’avevano anche rapinato in canonica. Tra le altre cose si erano portati via anche il computer e, dopo aver scoperto - stando a loro- che conteneva foto hard avevano cercato di ricattarlo. Alla fine, i due erano stati arrestati e lo scorso anno sono stati condannati a sette anni di reclusione in due per i reati di sequestro di persona (avevano legato il prete ad una sedia), rapina ed estorsione.

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