Presunto nonnismo contro Giulia Schiff, a processo c’è pure il Ministero della Difesa

Venerdì l’udienza al tribunale di Latina che vede come parte offesa l’ex allieva pilota di Mira, ora combattente volontaria in Ucraina. Non ammessa come parte civile l’associazione di Michelle Hunziker per la difesa delle donne

Alessandro Abbadir

MIRA. Processo Schiff per presunti atti di nonnismo nei confronti dell’allora allieva pilota dell’Aeronautica: il Tribunale di Latina venerdì mattina non ha ammesso quali parti civili nel dibattimento le associazioni che avevano presentato l’istanza, tra cui l’associazione Doppia Difesa di Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno che si occupa di difesa delle donne maltrattate. Chiamato in causa come responsabile civile, invece, il Ministero della Difesa che quindi potrebbe essere chiamato a risarcire i danni, qualora venisse riconosciuta la responsabilità degli imputati, pur non avendo commesso direttamente il reato.

Prossima udienza il 23 marzo 2023, quando in aula sarà chiamata a deporre, in qualità di parte offesa, l’ex allieva pilota dell’Aeronautica che ora combatte come volontaria in Ucraina con l’esercito del presidente Zelensky contro l’invasione della Russia.

Il caso è quello di Giulia Schiff che ha denunciato violenze durante la sua permanenza nell’Aeronautica Militare come allieva pilota. Per questo è stato istituito un processo penale al tribunale ordinario di Latina a carico di otto sergenti dell’Aeronautica Militare accusati di violenza privata aggravata e lesioni personali aggravate. Il processo era stato rinviato qualche settimana fa per la richiesta degli imputati che, con i loro avvocati, avevano sostenuto l’esclusione nel procedimento delle associazioni che si fanno portatrici della difesa delle donne e contro la violenza di genere. E la richiesta sostanzialmente è stata accolta. “Non sono stati ammessi”, spiega l’avvocato Michela Scafetta per diversi imputati, “né l’associazione Doppia Difesa, e quindi si intende che di fatto è esclusa una violenza di genere, né il partito dei Militari e il Partito Radicale e in questo modo si esclude che si tratti di tutelare militari colpiti da violenze in quanto tali”.

L’avvocato di Giulia Schiff Massimiliano Strampelli sottolinea come invece sia stato citato il Ministero della Difesa come responsabile civile.

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