«Prestito del Comune alle vittime»
JESOLO. Un prestito del Comune per aiutare le vittime del contabile che non ha pagato Iva e contributi dal 2007. La lista dei clienti del ragioniere Nicola Nardin, ora indagato per appropriazione indebita, cresce continuamente di giorno in giorno. Solo qualcuno ha potuto versare i contributi mancanti tra i 40 loro malgrado coinvolti. La media è di 50-100 mila euro ancora da versare, fino a 200 o 300 mila.
Per un piccolo commerciante o artigiano significa, alla vigilia della stagione, essere sull'orlo del fallimento. Dal Consiglio comunale arriva la proposta di Luigi Serafin, della lista Tutti per Jesolo, che chiede al Comune di non lasciar sole queste persone.
«Ci sono casi davvero disperati», spiega Serafin, «imprenditori che hanno piccole attività e che stanno attendendo la stagione estiva per poter ripartire. A loro è arrivata una vera mazzata, e anche bella forte. Qualcuno si è potuto permettere di pagare, ma la maggior parte no. Si parla di piccoli aiuti, niente mora o interessi, di certo non basta. Lo Stato esige il pagamento ed è comprensibile. Il Comune potrebbe contrarre un prestito per loro, negoziare diversamente gli interessi pagare e consentire poi ai commerciaqnti e imprenditori di restituire i soldi a condizioni più favorevoli».
«Io non ho la soluzione in tasca», conclude il consigliere di Tutti per Jesolo, «ma credo che con l'apporto degli uffici comunali sia possibile cercare di percorrere anche questa strada, per non lasciarli soli».
Il sindaco, Valerio Zoggia, aveva già ricevuto alcuni dei malcapitati e anticipato che il Comune avrebbe anche potuto utilizzare il fondo di solidarietà per aiutare i casi più difficili. Si parla di oltre due milioni di euro e la cifra potrebbe salire ancora, visto che sono arrivate soltanto le prime cartelle e altre stanno per bussare alla porta.
Giovanni Cagnassi
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