Pressing dei creditori Gris vicino al baratro

MOGLIANO. Pressing dei creditori sul Gris, il sindaco Carola Arena lancia l'allarme: «Il patrimonio dell'istituto è a rischio, in caso di fallimento gran parte delle proprietà potrebbe essere ceduta»...
MOGLIANO VENETO 07/02/2004 INAUGURAZIONE PISCINE VIATORNI51 INAUGURAZIONE PISCINE MOGLIANO
MOGLIANO VENETO 07/02/2004 INAUGURAZIONE PISCINE VIATORNI51 INAUGURAZIONE PISCINE MOGLIANO

MOGLIANO. Pressing dei creditori sul Gris, il sindaco Carola Arena lancia l'allarme: «Il patrimonio dell'istituto è a rischio, in caso di fallimento gran parte delle proprietà potrebbe essere ceduta». Cresce l'apprensione in vista delle imminenti scadenze legate alla gestione dell'enorme debito accumulato negli anni dall'Ipab moglianese.

Secondo quanto riferito dal primo cittadino, i creditori che vantano le maggiori somme nei confronti del Gris sarebbero ormai sul piede di guerra. «Si chiede il rientro entro fine anno» spiega Carola Arena «con la minaccia di bloccare nuovamente le forniture e i conti correnti così come era avvenuto nel 2011 lasciando i lavoratori senza stipendio. Chi vanta i maggiori crediti, come la ditta Siram, sta facendo molta pressione». I creditori del Gris comprendono anche istituti bancari, sono loro, assieme al gruppo milanese che si occupa di forniture energetiche, a detenere circa il 60% dell'immenso debito in capo all'Ipab moglianese, le cui stime sarebbero addirittura lievitate a quota 26milioni di euro. In questi giorni è in corso una serrata trattativa con l'organismo di composizione del debito nominato dal tribunale, il commercialista Massimo Catullo, i rappresentanti dell'istituto, l'amministrazione e un misterioso gruppo, pare di area cattolica, che sarebbe intenzionato a stipulare un accordo di programma per la gestione degli spazi. Le scadenze sono troppo ravvicinate. A dirlo è il portavoce del comitato per la salvaguardia del Gris, Emilio Tesserin: «Facciamo appello anche a Zaia: deve salvare l'istituto perchè ha una storia importante per il territorio veneto e italiano, bisogna valorizzarla, faccia un colpo d'ala». Matteo Marian

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