Presotto: «No all’ospedale unico»

Il candidato indipendentista: «Vorrei abbassare la tassa sui rifiuti»

SAN STINO. Perché ha deciso di candidarsi?

«Vedo che è difficile per tutti mettere la propria faccia in un progetto ma ad un certo punto della propria vita bisogna scendere in campo. Durante una ricerca in internet ho scoperto alcuni gruppi indipendentisti e approfondendone la conoscenza ho scoperto di condividerne gli obiettivi».

Un’opera/servizio attuata dall’attuale amministrazione che avrebbe fatto anche lei?

«La passerella sul Malgher a Corbolone».

Un’opera/servizio che invece ancora manca?

«L’eliminazione della tassa sui rifiuti, sull’esempio di un paese del padovano dove il parroco ha trovato un sistema in grado di portare a soli 50 euro la spesa per famiglia. In pratica i rifiuti diventano risorse da vendere alle società che li riciclano».

Crisi economica: cosa farà per salvaguardare le attività produttive e commerciali?

«Occorre riequilibrare la tassazione, ora fuori controllo, portandola al massimo al 30% come in Europa, altrimenti nulla potrà essere fatto. Il Comune può ottimizzare le spese generali di gestione per liberare risorse ma per questo bisogna prima prendere in mano i bilanci comunali e vedere se c’è ancora margine per risparmiare».

E per il sostegno alle fasce più deboli della cittadinanza?

«Non ci sono risposte a questa domanda se manca il lavoro. Sono contrario alle promesse di assistenzialismo: dobbiamo dare dignità alle persone mettendole in condizione di mantenersi».

Ospedale unico del Veneto Orientale: opera da perseguire?

«Sono contrario. Abbiamo già strutture sane ed efficienti. Se alcune non lo sono vanno migliorate senza costruirne di nuove».

Qual è la sua posizione sulla Tav?

«Considero la Tav un’opera inutile. Si tratta a mio avviso di uno spreco di risorse economiche con danni devastanti per il nostro territorio».

Marcello Basso ha caldeggiato l’acquisto del castello da parte del Comune. È d’accordo?

«Si, condivido pienamente. Sono nato in Francia: la bellezza di quel Paese sta proprio nel mantenere le sue bellezze storiche e quindi la sua indentità. Il castello di San Stino fa parte di un pezzo di storia della Serenissima e potrebbe diventare il museo dei 1200 anni di storia della Repubblica di Venezia».

Quali sono le prime tre cose che farà se sarà eletto?

«Far partire nel primo consiglio comunale utile l’iter per un referendum consultivo sull’indipendenza del Veneto. Puntare sui giovani: se lasciano San Stino perché non ci sono motivi per rimanere, non ci sarà alcun futuro. Rimettere in moto il sistema industriale».

Claudia Stefani

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