Preso un latitante trafficante di eroina
MESTRE. I carabinieri della compagnia di Mestre hanno arrestato, nella tarda serata di ieri, Mahioubi Raoui, tunisino, classe 1986, ricercato dalla magistratura per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti su larga scala. L’uomo si era reso latitante all’indomani dell’esecuzione dell’operazione “Return” condotta dai nel giugno 2014 dai carabinieri che lo vedeva destinatario di una misura cautelare in carcere.
L’attività d’indagine originaria risalente al 2013, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica, permise di individuare gli esponenti di un’organizzazione criminale articolata responsabile dell’approvvigionamento di grosse partite di sostanza stupefacente, per lo più eroina, che dalla piazza padovana giungeva in strada per lo spaccio al dettaglio a Marghera e Mestre. Otto in tutto gli arrestati tra il 2013 e l’anno successivo, soggetti colti in flagranza di reato nel corso dell’attività e sottoposti, nell’ultimo atto, ad ordinanza di custodia cautelare in carcere, tutte attività effettuate ed eseguite dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia. In particolare, l’attività investigativa partì con l’individuazione di due italiani, che fornivano adeguato supporto logistico, e vari soggetti stranieri di nazionalità tunisina e solidali tra di loro, posti ad un livello intermedio e costituenti la cerniera tra i fornitori/approvvigionatori di medio livello e gli spacciatori al minuto: il gruppo era organizzatissimo e si occupava di recuperare la sostanza stupefacente, in misura compresa tra i 100 ed i 500 grammi a volta sulla piazza della città di Padova, a seconda della disponibilità della merce e del denaro in possesso, di portarla a Mestre e di smistarla a connazionali che effettuavano le cessioni finali. Tutto ciò risultava possibile grazie ad uno strettissimo rapporto gerarchico-funzionale, cosa che permetteva loro di potersi rifornire in tempi brevissimi del quantitativo di sostanza necessaria, monetizzando immediatamente.
Nel dettaglio Mahioubi Raoui provvedeva alla consegna materiale – a più riprese – delle partite di stupefacente che di volta in volta dovevano essere introdotte nel mercato, assicurando una pronta risposta notte e giorno e nel momento in cui veniva chiamato si recava presso l’appartamento dove la “roba” era custodita e la consegnava agli spacciatori di strada. Egli si occupava anche della fase di approvvigionamento nella città del Santo, con alcuni complici si muoveva infatti a bordo di anonima autovettura – sottoposta a controllo satellitare dai Carabinieri – che faceva la spola a più riprese lungo la Riviera del Brenta.
L’arresto di Mahioubi è scaturito dalla costante attività di ricerca del latitante, continuata incessantemente subito dopo l’operazione. L’uomo che aveva cambiato look ed era ritornato tra Mestre e Marghera. È stato individuato mentre si aggirava per la città, probabilmente in cerca di nuovi “stimoli” per riprendere il filo del discorso interrotto. Il controllo di rito al terminale ha fugato ogni dubbio sull’identità del giovane sul conto del quale risultava il provvedimento da eseguire.
Il tunisino ha un “curriculum” di tutto rispetto, essendo già stato arrestato a Schio (VI) nel 2010 per chiare responsabilità di spaccio di quasi mezzo chilo di eroina.
Uno specialista, insomma, che da oggi può aggiungere una riga all’elenco degli arresti subiti. L’uomo al termine delle operazioni di rito è stato accompagnato in carcere a Venezia.
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