Preso il pirata della strada un 40enne di Portogruaro

Grazie ai frammenti delle frecce i carabinieri hanno rintracciato auto e guidatore La 68enne investita martedì è sempre grave. La vettura era senza assicurazione
COLUCCI- DINO TOMMASELLA - PORTOGRURO - DONNA INVESTITA DA AUTO PIRATA - I SOCCORSI
COLUCCI- DINO TOMMASELLA - PORTOGRURO - DONNA INVESTITA DA AUTO PIRATA - I SOCCORSI
PORTOGRUARO. Donna investita a Pradipozzo, i carabinieri individuano il pirata della strada in azione martedì sera. A distanza di tre giorni dall’episodio accaduto in via Mezzatorre D’Alvea, infatti, in militari dell’arma della compagnia di Portogruaro hanno denunciato in stato di libertà un 40enne del posto per i reati di lesioni personali stradali gravi e fuga del conducente. Il 40enne, a bordo di una Peugeot 206, ha investito la 68enne P.G.A., lo scorso 22 agosto attorno alle 20.40, lasciandola poi a terra in gravi condizioni. La donna, sbalzata violentemente sul ciglio della strada, è stata soccorsa quasi subito da alcuni parenti, accorsi all’esterno a seguito del rumore causato dall’impatto.


La 68enne, , subito dopo l’incidente, è stata condotta d’urgenza all’ospedale all’Angelo di Mestre, dove nelle ore seguenti ha subito un delicatissimo intervento chirurgico andato a buon fine. La donna, giudicata fuori pericolo, è ancora ricoverata nel nosocomio mestrino, tenuta sotto stretta osservazione da parte dei sanitari in attesa di capire l’evoluzione del suo quadro clinico.


L’identificazione del pirata della strada è avvenuta grazie ad un’accurata attività d’indagine. I carabinieri sono riusciti ad arrivare al 40enne operando in una situazione non certo facile, visto che non vi era alcun testimone dell’accaduto. Ma nonostante l’oscurità e la fitta vegetazione, nel corso dei rilievi di legge effettuati sul posto dell’incidente sono stati ritrovati alcuni frammenti riconducibili ad un gruppo freccie anteriore di un’auto , evidentemente andato in frantumi nel momento dell’impatto. Nel giro di poche ore i carabinieri sono riusciti a risalire al modello dell’autovettura pirata, ossia una Peugeot 206. Da lì, anche grazie alla capillare attività informativa e di presenza sul territorio, l’attenzione si è focalizzata nei confronti del 40enne, visto di recente circolare su un’auto dello stesso modello di quella ritenuta responsabile dell’investimento.


Informata l’autorità giudiziaria di Pordenone, i militari si sono diretti senza esitazione a casa del presunto responsabile, sequestrando il mezzo e constatando come i frammenti raccolti sul luogo dell’incidente combaciassero con le parti del faro anteriore destro dell’auto. Per l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è scattata subito la denuncia per i reati contestati, le cui pene sono state recentemente inasprite rispetto al passato. Ad aggravare la sua situazione anche la circostanza relativa all’autoveicolo da lui guidato, che secondo i riscontri dei carabinieri era privo di copertura assicurativa.


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