Presidio in piazza Mazzini ma solo per Ferragosto

Jesolo. Il sindaco Zoggia e il comandante Vanin ieri in prefettura per un incontro «Un esperimento per capire se serve a garantire la sicurezza in una zona calda»
MORSEGO JESOLO PIAZZA MAZZINI DI NOTTE
MORSEGO JESOLO PIAZZA MAZZINI DI NOTTE
JESOLO. Presidio fisso in piazza Mazzini, ieri un nuovo incontro del sindaco in prefettura. Valerio Zoggia si è recato a Venezia con il comandante della polizia locale, Claudio Vanin, quindi i vertici delle forze di polizia per parlare di sicurezza a più livelli. L’obiettivo è garantire una presenza di agenti e militari fissa per una decina di giorni in altissima stagione, quindi sotto Ferragosto. E sembra che ciò sia possibile, anche a livello di sperimentazione. Manca ancora la conferma ufficiale, ma per agosto sarà sperimentato il presidio come antidoto ai disordini in piazza. Il sindaco Zoggia è fiducioso, anche se i rinforzi di agenti del commissariato di polizia hanno deluso tutti, con soli 18 agenti in più arrivati il mese scorso.


«Credo che, anche scrivendo al ministero dell’Interno», spiega il primo cittadino, «non sia possibile trovare quelle risorse in termini di personale che serviranno a garantire un presidio fisso in piazza Mazzini. Sarà, se non altro, una prova per cercare di capire se questo accorgimento serva o meno a garantire la sicurezza in una delle zone più difficili del litorale». Anche nell’ultimo fine settimana non sono mancati i problemi, con una calca di turisti e pendolari e il solito corollario di grida, spaccio, tensioni. Non sono stati segnalati però episodi di particolare gravità, anche se le attività commerciali e i residenti continuano a ritenere le condizione in cui versano piazza Mazzini e i suoi accessi al mare “inaccettabile”.


Lo spaccio dilaga nonostante i controlli serrati della polizia locale. Verso gli accessi, i pusher continuano a vendere droga. La polizia locale si è presentata con l’unità cinofila e ha già trovato svariate quantità di hashish, marijuana e cocaina sotto mezzo metro di sabbia. Non abbastanza per ingannare il cane antidroga. Sembra che gli spacciatori ora utilizzino aiuole e giardini privati per evitare i controlli ed eludere le operazioni con le unità cinofile.


Intanto, proseguono le operazioni sulla spiaggia per il contrasto della vendite abusive che sta impegnando la polizia locale. Saranno controllati anche i magazzini nell’entroterra e i pullman di linea in arrivo sul litorale, come già accaduto obbligando i passeggeri a scendere e i venditori a restare all’interno con la merce da sequestrare.


Giovanni Cagnassi


©RIPRODUZIONE RISERVATA .

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia