Presidio davanti a Poveglia: «L’isola appartiene a tutti»
VENEZIA. Non hanno potuto attraccare a Poveglia, ma l’hanno raggiunta con un aquilone a forma di mongolfiera, legato a una chiatta da uno striscione con la scritta «x tutti». Un centinaio di persone ha partecipato al presidio autorizzato e organizzato dall’associazione Poveglia per tutti. Dalla mattina al pomeriggio di domenica, una quarantina di barche si sono posizionate a venti metri dall’isola, come prevede l’ordinanza emessa dal Ministero delle Infrastrutture lo scorso febbraio per motivi «di sicurezza».
Molte famiglie si sono fatte portare da Malamocco sulla chiatta (venti metri per sei) dove si è pranzato insieme, mentre chi sapeva suonare ha improvvisato dei concertini per rendere ancora più piacevole la giornata. Insieme ai bambini si è disegnato il grande manifesto «Difendi Amo Poveglia» che, insieme a quello «Tutto ai privati, privati di Tutto», è stato esposto nel corso della giornata davanti all’isola. Ogni anno in questo periodo, in accordo con il demanio, l’associazione era solita organizzare la Sagra Anomala con assemblea e pulizia della parte verde di Poveglia, ma quest’anno a causa dell’ordinanza non è stato possibile.
Il divieto di approdare in isola è arrivato insieme alla conferma del bando per la concessione di Poveglia, in arrivo in autunno. Si tratta del secondo bando dopo quello del 2014 a cui avevano partecipato l’associazione (4500 soci) e Brugnaro, all’epoca non ancora sindaco. Entrambe le offerte non erano state ritenute idonee dal Demanio. In questi anni Poveglia per tutti ha più volte incontrato il demanio per trovare un accordo, invano: però si è ricordato ai soci di tenersi pronti per settembre, quando uscirà il bando e si deciderà se partecipare ancora.
Vera Mantengoli
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