Presidio dell’Udu a Venezia: «No ai rigurgiti neofascisti»
La manifestazione con Cgil, Anpi, Mediterranea e altre associazioni dopo gli atti vandalici contro la sede degli universitari a Cannaregio. Morresi: «Non è un gesto isolato ma si tratta di atti politici precisi»

A guardarla da lontano sembra una festa. Perché c’è la musica, dalle casse risuona Bella ciao, ci sono le bandiere rossissime, lo striscione “L’antifascismo si fa alla luce del sole” e un centinaio di persone che canta, che applaude.
E invece è un presidio, quello organizzato dall’Udu Venezia e dalla Rete degli studenti medi in seguito agli episodi di vandalismo che negli ultimi giorni hanno colpito la sede, a Cannaregio.
La manifestazione “Saffa antifascista”, però, è qualcosa in più: è l’occasione per associazioni, partiti, sindacato e cittadini di riunirsi, per ribadire la necessità di tornare a quei valori fondanti che sono il cuore della Costituzione. È l’occasione per dire no ai rigurgiti neofascisti, emersi in questi giorni.
Le realtà aderenti sono tante: Cgil Venezia, Coordinamento Regionale Anpi Veneto, Anpi 7 Martiri Venezia, Adi Venezia, Iveser Venezia, Gruppo25aprile Venezia, Mediterranea Venezia, Tutta la Città insieme!, Udik - Unione Donne Italiane e Kurde, Gruppo di Lavoro via Piave, Giuristi Democratici Venezia “Emanuele Battain”, Associazione Democratica degli Iraniani, realtà che mostrano le corde invisibili che stringono una comunità forgiata nella resistenza.
«Abbiamo scelto di essere in piazza oggi perché ques
t o non è un gesto isolato ma si tratta di atti politici precisi» ha affidato tutta la sua rabbia al microfono Angelica Morresi, coordinatrice di Udu Venezia.«I nostri spazi non solo solo queste sedi, ma tutta la città. Dimostriamo che non siamo soli, questo Paese ha una faccia diversa rispetto a quella che ci dimostrano ogni giorno» aggiunge Marco Nimis, della Rete degli studenti medi di Padova.
E infatti l’opposizione che siede in consiglio comunale c’è tutta ed è compatta nel condannare l’episodio. «Abbiamo presentato una mozione di solidarietà e sostegno» fa sapere Monica Sambo (Pd), «chiediamo all’amministrazione comunale azioni concrete, come l’implementazione delle attività a scuola e nelle università».
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia